Chissà se il titolo di questo cd vuole essere una definizione della musica del power trio Trans VZ:

PROGRESSO, perchè le canzoni sembrano crescere ascolto dopo ascolto, si colgono spunti, marce in avanti, digressioni new wave con il punk in testa.

REGRESSO, perché tutto l’album raccoglie eredità importanti cercando una dimensione personale, che non si possa tacciare la band di essere l’ennesimo clone.

Così non è, per fortuna: il terzetto umbro, al suo esordio sulla lunga distanza dopo due EP, ha le idee chiare e la grinta che ci vuole.

Mescola indie rock e melodie à la Violent Femmes ("Transavanguardia", brano già edito qui in versione migliorata), umori folk e amori post-punk -"Old Mountain Man, Jimmy (the Jukebox)"- gioca a fare i Talking Heads ("Regress"), serve mal di testa per cena indovinando la terza via tra Gossip e Devo ("Headache For Dinner").

Progress / Regress è una formula azzeccata per capire il presente senza farsi troppi problemi: una chitarra, un basso e una batteria non hanno esaurito il loro potenziale, cercano solo qualcuno che li sappia usare per urlare la propria voglia di vivere.

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