Tra un disco dei Pornosonic e uno di Cicciolina, stamattina, mentre girovagavo su DeBaser, mi sono chiesto: "Ma perchè mai io dovrei continuare a recensire gruppi brutal death/grindcore buzzurri ed ignoranti come Carnifex, Annotations of an Autopsy, Suicide Silence e compagnia? Perchè non mi converto anch'io alla  musica a luci rosse? Magari ho sbagliato in tutti questi anni ad ascoltare metal estremo, forse la buona Llona Staller potrebbe farmi ritornare al mondo degli umani. E chissà, magari grazie a lei potrei pure trovare l'amore". Come potete ben vedere, sono nel bel mezzo di un periodo di confusione, uno di quei momenti dove le vecchie certezze della vita crollano, dove i membri del gruppo cominciano a stufarsi di fare un buon lavoro (chi capisce la citazione vince un set di pentole della Mondial Casa), insomma un momento di transizione. In fin dei conti, siamo tutti sempre in continuo cambiamento, non c'è nulla di strano.

Come sempre, però, c'è un "ma": finchè continueranno a circolare gruppi come i Trap Them non riuscirò mai a staccarmi definitivamente dal metal. Il gruppo di Seattle, infatti, sta emergendo piano piano dall'underground musicale imponendosi come uno dei migliori esempi di death/grind degli ultimi tempi. "Seizures in Barren Praise", uscito l'anno scorso per la Deathwish Inc, segna una tappa evolutiva nel percorso tracciato dai nostri. La loro ricetta sonora qui proposta consiste molto semplicemente in:

- Mezzo kg di Nasum;

- 4 etti di Entombed e Dismember (specie nel chitarrismo abrasivo);

- Una spolveratina di Converge nella struttura ritmica dei brani;

- Sale e pepe a piacimento.

Da servire molto, ma molto caldi, et volià: la torta Trap Them è servita.

Brani schizzati e velocissimi, che travolgono letteralmente come macigni, e che non durano più di 2 minuti in media (esclusa la conclusiva "Mission Convincers", 7 minuti di sludge preso in prestito direttamente da gentaglia come gli Eyehategod). Se volete farvi un'idea di come suonano sti Trap Them, ascoltatevi tracce come "Flesh and Below" e "Targets", probabilmente le migliori dell'album.

Il CD è molto breve (25 minuti di durata appena), ma state pur certi che sono sufficienti perchè riescano a rompervi tutte le ossicina, dalla prima all'ultima. Io vi ho avvisati...

Non credo ci sia molto altro da aggiungere, ovviamente non sto qui a raccontarvi di ogni singola traccia perchè giustamente a nessuno importa un fico secco, mi sono limitato a darvi un'idea generica del dischetto in questione. Ora scusatemi ma corro a studiare, visto che domani ho un esame e se non lo passo sono calci nel sedere (lo so, lo so, dovrei già essere sui libri, ma io sono un perditempo, e che ci posso fare...).

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