Per i puristi del cartoon educato, spensierato e favoleggiante (alla Disney) è il Male. Per gli appassionati della satira più sferzante, provocatoria e perversa è il Paradiso in Terra. "South Park", irriverente serie d'animazione firmata da Trey Parker e Matt Stone, ha tagliato il traguardo della quattordicesima stagione, concreta dimostrazione del successo di Cartman & co., nonostante le controversie e le polemiche che, periodicamente, hanno accompagnato la loro strabiliante carriera.

"South Park" uguale dissacrazione di qualsiasi bigottismo, demistificazione di tutto l'astratto spacciato a verità empirica, ridicolizzazione della politica, degli "affari di corte" concepiti dai protagonisti della diplomazia internazionale, nullificazione delle credenze nelle quali l'Uomo pone la sua illimitata fiducia. Le principali differenze che separano queste tecniche dissacratorie dalle analoghe nei Simpsons o in Futurama riguardano, tuttavia, la violenza, il linguaggio schietto e provocatorio dei personaggi (spessissimo precipitante in insulti e parolacce), la palesazione, seppur animata, di visioni crude, sanguinose, orrorifiche, truculente e sadiche.

Ciascun character, dai quattro simpatici bambinetti (che, nonostante la giovane età, sono sempre inseriti in contesti "adulti" e discorrono volgarmente, insultandosi a vicenda in modo grottesco) alla più sfuggevole comparsa, raffigura e demistifica una singola mentalità, un singolo atteggiamento, credenza irrazionale, fede astratta, con particolare riguardo alla situazione statunitense. Il celeberrimo antisemitismo di Cartman è solo l'esempio più ragguardevole: c'è la pomposità/arroganza della madre di Kyle, Sheila, il bigottismo atto a mascherare (male) la pazzia dei Sig.ri Stotch, genitori di Butters, la mediocrità della famiglia di Kenny, una gabbia di beoni, poveri intellettualmente ed economicamente, l'omosessualità repressa, poi iperbolizzata e infine placata del Sig. Garrison, maestro elementare, e via di seguito; una miriade di personalità contorte, de-umanizzate, bestiali, ognuna con il preciso intento di rendere questo locus la più negletta delle distopie.

La cittadina di South Park convive con il Male senza mostrare alcun senso di sconcerto e vergogna, anzi. In soccorso a tutto ciò che negativo e deplorevole può rappresentare, giungono addirittura creature mostruose e alieni, vengono architettati complotti e intrighi talmente surreali da far impallidire il detective più astuto, si travalica il confine dello spazio/tempo come se niente fosse. Realtà, satira, fantascienza e distopia si fondono per creare qualcosa di assolutamente sconcertante e scabroso, imperniato su quella violenza che non rimane segregata nel tubo catodico, ma che invade con efferatezza la realtà tangibile dei fatti di cronaca. South Park intende proprio illustrare il Male di vivere ed esistere, il lato nero della società, portando alle estreme conseguenze tutte le piccole questioni che, se ignorate a lungo, possono crescere di intensità ed esplodere/implodere da un momento all'altro.

L'episodio "Una scala per il Paradiso" (sesta stagione) vede la combriccola di Cartman costruire, appunto, una scala per accedere al Cielo, luogo dove il loro amico Kenny, temporaneamente scomparso nella serie precedente, si troverebbe. La cittadinanza ed il mondo intero sono commossi per un tale gesto, tutti assistono a questa assurdità, opera, comunque, di quattro bambini che hanno perso il loro amico e che ancora non sono a conoscenza del significato della Morte. In realtà, essi sono decisi a visitare Kenny in Paradiso unicamente per farsi consegnare un buono omaggio per una maxi scorta di caramelle e dolci, tagliando che Kenny conservava fino al suo decesso. Tra colpi di scena, bonaria mobilitazione mondiale a sostegno dei bambini e il tentativo del Giappone di conquistare il Paradiso prima degli americani, Cartman, Kyle e Stan riescono a procurarsi i dolciumi gratis anche senza l'ausilio del loro amico defunto, ingannando l'ipocrita bontà degli adulti. Celebre, poi, è la scena in cui Eric scioglie nel latte le ceneri di Kenny, scambiate erroneamente per polvere di cacao, e ingurgita il composto ottenuto. L'anima di Kenny, da allora, risiederà nel corpo del ragazzino e gli provicherà attacchi confusionali e di temporaneo black-out mentale.

L'introspezione che può essere attuata da questo episodio è notevole: in primis il materialismo che colpisce la gioventù fin dalla tenerezza di bambini, superficialità che denigra persino la morte, la falsa bonarietà della massa, generalmente scialba e meschina, la demoralizzazione della spiritualità e della morale, surclassate dalla vanità, dalla ricerca di ricchezze ed onori, dal pragmatismo economico che soffoca il raziocinio umano. Questo, comunque, è solo l'assaggio del perfido mondo di South Park, dove nulla è scontato e tutto è incerto e imprevedibile.

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