- Ciao Marco cosa ascolti di bello?
-
Sto ascoltando per l'ennesima volta "Maxinquaye".
- Max... che?!??"
- Comprensibile, comunque è il primo album di Tricky!
- E chi è Tricky? Sempre con questi musicisti sconosciuti tu...
- Ma come sconosciuti? Questo è un artista che ha smosso le acque per un certo periodo nel panorama musicale internazionale per avere proposto qualcosa di veramente originale e non etichettabile. Nel mio iPod sotto la voce "genere" l'ho importato come Tricky perchè non si riesce a classificare la sua musica.
- Bohh... non mi rappresenta ancora nulla?!
- Forse se ti dico che una sua canzone "Hell Is Round The Corner" è stata utilizzata per lo spot della Superga tanto tempo fa ti può aiutare. Ecco ascoltala...
- Ah è vero, ora ricordo.

Ma come è possibile che ancora oggi molte persone non conoscono Tricky. Forse è la gente che frequento ad essere ignorante musicalmente ma non credo perchè alcuni sanno chi sia ed inoltre proprio "Maxinquaye" mi è stato doppiato a suo tempo su cassetta da una mia amica. In seguito ho dovuto comprare il cd perché il nastro si è rovinato dal troppo ascolto e diciamolo, anche perché l'artwork è troppo figo: con lui vestito da sposa e Martina da sposo. Da avere. È anche vero che Tricky non ha mai cercato la notorietà o meglio non si è mai venduto perché ha sempre fatto quello che si sentiva di fare e cioè cose non del tutto accessibili al pubblico di massa. Al contrario quando ha firmato per una Major (Island) si è dedicato a progetti più rischiosi mentre adesso che è con una indie-label(Anti-Epitaph) è più solare che mai.
Più alternativo di così? Forse l'unica spiegazione al fatto che non è molto conosciuto sta nell'essenza stessa di Tricky e cioè che lui non è mainstream.

Si parte con "Overcome" e cioè una presa per il culo alla "Karmacoma" dei Massive; in questa traccia d'aperura, nettamente superiore e più intensa della bella canzone di "Protection", l'anima dark e sognante di Tricky si fa sentire, si lascia dietro le spalle la cadenza rap delle liriche per consegnarle alla debuttante Jazz singer Martina Topley-Bird. Non mi vorrete mettere a paragone l'interpretazione di Del Naja con quella di Martina? Ottimo inizio per un Trip-Hop radicale. La seconda traccia è l'orientaleggiante "Ponderosa" prodotta da Howie B ovvero un must per le produzioni più modaiole del periodo mentre nella luciferina "Hell Is Round The Corner" viene campionata "Ike's Rap II" di Isaac Hayes (scelta fatta anche dai Portishead). La voce da bambina di Martina è "l'ombra luminosa" di quella roca di Tricky o viceversa e alla fine si crea questo gioco dello sdoppiamento della personalità rappresentato proprio dalla doppia voce. Unica cover è "Black Steel" dei Public Enemy realizzata grazie all'ausilio della metal band FTV ed è tra le tracce più famose e preferite dai suoi estimatori. Ai vocals non c'è solo la voce infantile di Martina: nella struggente "Pumpkin" per esempio c'è Alison Goldfrapp che ti si infila sotto la pelle come neanche la Topley-Bird avrebbe saputo fare e soprattutto non ci fa rimpiangere la campionata "Suffer" anzi la nobilita. In "You Don't" duetta con la poderosa Ragga che si rivela la scelta più azzeccata perché Martina interpreta meglio canzoni più scure, paranoiche e seducenti come "Aftermath" (primo singolo), "Suffocated Love" e "Abbaon Fat Track". Proprio quest'ultimo è il pezzo più bello del disco dove viene campionata una parte di dialogo dal film "The Rapture" ("Can you fly? You fly as fast as you can to Baby Jesus") e dove si scaglia contro il mondo discografico ridicolizzandolo, come del resto fa nella satirica "Brand New You're Retro".

La musica è veramente ipnotica, straniante e malata; non si sa come abbia potuto creare una cosa del genere e secondo me neanche lui aveva chiaro che cosa volesse ottenere infatti oggi non riuscirebbe a rifare la stessa canzone in quel modo. Ma tutto il disco è così ovvero ingenuo ed intenso e soprattutto unico anche se messo a confronto con gli altri album di Tricky, figuriamoci se viene paragonato con altri dischi. Andate subito a recuperarlo anche se un po' mi fa invidia per quelli che non lo hanno mai ascoltato perché scoprirlo ha un sapore diverso che averlo nel lettore da parecchi anni anche se ogni tanto scopro ancora qualcosa di nuovo e continua ad emozionarmi. Anestetizzante.

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