Con "Beyond the Veil" la band norvegese Tristania finalmente emerge nel mondo del Gothic/Metal. Molti appunto, me compreso, lo definiscono uno degli album più rappresentativi di questo genere. Parte del contenuto di questo cd lo intravediamo dalla copertina: distruzione, dolore e salvezza. Tre temi che poi vengono analizzati in ognuna delle canzoni dell'album.

Dal punto di vista strumentale chitarre e violini sono al centro dell'attenzione, due strumenti che fanno anche si' che questo cd si possa definire Gothic. E' il picco , nella produzione dei Tristania, di usi di cori gregoriani che si affiancano alla meravigliosa voce di Vibeke Stene. La voce femminile , un soprano, è messa in risalto dall'alternanza con il death growl di Morten Veland (ultimo suo album con la band), uno dei pochi growl che si possa definire terrificante.

Passando alle canzoni del lotto (tutte molto lunghe, "Aphelion" arriva quasi ad otto minuti) la più rappresentativa dell'album è proprio la titletrack, "Beyond the veil", che nei sei minuti e mezzo non annoia mai. Si apre in modo soft con dei deboli cori per poi un'inondazione di potenti chitarre in un ritmo molto particolare. Segue "Aphelion" un buon esempio di puro Metal. "A Sequel of Decay" diciamo che è generalmente meno oscura, qui risalta particolarmente Vibeke. "Opus Relinque" è il pezzo più oscuro ed infernale di tutto l'album ed anche uno dei migliori. "Lethean river" e "A Sequel of decay" non emergono particolarmente, ma non per questo sono brutte, anzi… "Simbelmyne" è solo strumentale… successivamene troviamo il pezzo che ha definitivamente portato al podio i Tristania: "Angina". Un energia di suoni che sembra portare in un mondo a parte. La ragione del suo successo è secondo me attribuibile al sound particolare. Infine troviamo un altro dei migliori pezzi del cd "Heretique", purtroppo qui manca la voce femminile, ma il pezzo non è assolutamente da meno, rilevante l'apertura da brividi che poi diventa un susseguirsi di chitarre. "Dementia" anch'esso bello, ma non allo stesso livello delle tracks precedenti.

Alla luce di ciò la valutazione, come si sarà intuito, è sul 5. "Beyond the veil" oltre che consigliato ai fans o agli amanti del genere è anche ampliamente proposto a chi vuole provare ad entrare e a conoscere il genere, poichè difficilmente si rimarrà delusi.

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