Genere: Gothic Metal

I Tristania si sono sempre dimostrati una band di classe e talento, che non si accontenta di adagiarsi negli allori ma cerca di evolversi e di proporre qualcosa di nuovo. Il loro percorso musicale inizia con “Widow’s Weed”, un vero manifesto del gothic metal più malinconico e oscuro. Con “Beyond The Veil” la loro musica cambia ancora grazie alla aggiunta di orchestrazioni, cori e schitarrate death. Con il successivo “World Of Glass” i Tristania cambiano ancora le carte in tavola: per prima cosa il growl viene parzialmente sostituito dal baritono, i cori sono molto più oscuri e sono sicuramente influenzati dai cori Greogoriani; le orchestrazioni vere e proprie sono sparite a favore di un solo violino e vengono usati frequentemente samples e inserti elettronici.

Se tutto ciò non basta l’album è molto eterogeneo e le canzoni sono complesse, complicate, prive di qualsiasi struttura e di qualsiasi ritornello: tutto atmosfera e cori. Avendo fatto queste considerazioni è facile capire perché molti hanno stroncato il suddetto album: a mio parere l’album è molto raffinato e complesso e nonostante le sperimentazioni è un album che suona molto oscuro e gotico (saranno i cori?).
“World of Glass” è un concept album sulla rassegnazione del peccato. La prima traccia è “The Shining Path”, che si apre con dei cori Greogoriani: il pezzo è molto oscuro, un labirinto sonoro senza uscita, data la complessita della track. “Wormwood” si apre allo stessa maniera del brano precedente, è un brano solenne e lugubre, ed ha un incidere lento per tutta la sua durata. “Tender Trip on Earth” è un pezzo che anticipa ciò che il gruppo realizzerà con il successivo “Ashes”.
“Lost” è uno dei pezzi più sperimentali di tutto il lavoro: dai cori al growl, dall’elettronica alle parti di violino, potrebbe essere un pezzo pericoloso per chiunque ma i Tristania fanno un lavoro dignitoso. Si cambia totalmente con “Deadlocked” un lento intensissimo ed emozionante (Vibeke è davvero divina) che regala momenti quasi magici grazie anche al sapore medievale presente in alcuni frangenti del brano. “Selling Out” è un pezzo di matrice quasi doom, molto lento e ossessivo. “Hatred Grows” è uno dei pezzi migliori del cd (se non il migliore), che è davvero vario nelle atmosfere: da desolate a desertiche, ad addirittura mistiche.La titletrack è un pezzo che fa nel suo punto di forza l’utilizzo dei cori e il baritono. Il cd si chiude con "Crushed Dreams”, un altro pezzo molto sperimentale , che presenta persino accenti industral.

Nel complesso “World Of Glass” è un ottimo lavoro che è consigliato a chi ama la musica più complessa e raffinata ,anche se devo ammettere che il mitico “Beyond The Veil” rimane ancora il mio preferito dei lavori targati Tristania , nonostante la differenza fra i 2 lavori sia piccola

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