Qui facciamo presto, non c'è molto da dire. Almeno, io non ho molto da dire. Davvero, non è che sto dicendo questo perché voglio "colpirvi" o farvi pensare: "Ecco l'ennesimo pirla che crede di avere trovato il gruppo più fico dell'universo". Io, sinceramente, di questi Trophy Scars non so cosa pensare: è come se in mezzo ci siano loro, alla loro destra il trionfo e a sinistra il baratro.
Li ho scoperti un paio di settimane fa per puro caso in giro per il web. Al primo ascolto sono rimasto lì, attonito davanti al monitor del pc. Non ci stavo capendo già una mazza. Ho provato ad ascoltarli in macchina, sullo stereo, in bagno, dappertutto. Ma niente. Sono arrivato a procurarmelo originale (magari artwork e testi sottomano aiutano...) ma l'unica conclusione che sono riuscito ad elaborare fino adesso è una domanda: "Come diamine ho fatto a stare senza questi qui in tutti questi anni?". Per dare un senso al tempo che state perdendo leggendo questo, vi posso dire che i Trophy Scars suonano esattamente come se Tom Waits decidesse improvvisamente di mettere su un gruppo post hardcore (e con post hardcore pensate pure a tutto ciò che volete).
Non è quel genere di musica aggressiva/violenta; diciamo che è piuttosto "alternative": qua ci potete sentire degli ottoni, là dei violini, qui dei ritmi blues e lì quel suono jazzato da ubriaco notturno che piace tanto al buon Waits (come vedete, dopo svariati ascolti la situazione non mi è ancora del tutto chiara). Devo dire che il risultato musicale finale fa molto "Debaser" (oltre al fatto che è anche piuttosto originale, non mi vengono in mente artisti simili).
Prendete questa pagina come una semplice segnalazione. Se siete lì, annoiati dal solito girovagare in rete e stanchi della solita routine quotidiana, questi Trophy Scars potrebbero essere lo 'scossone' che stavate cercando/aspettando. Per me è roba buonissima.
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