Gli Shinigami sono gli dei della morte.

Non vivono sul pianeta Terra, vivono sul loro pianeta, dove sia non è dato sapere.

Gli Shinigami sono praticamente immortali e si annoiano.

Sono affascinati dagli umani. Per questo un giorno uno di loro, Ryuk, decide di lasciar cadere sulla terra un Death Note, un quaderno della morte.

Se scrivi sul death note il nome ed il cognome di una persona avendo presente anche il volto di essa, questa persona muore.

Il quaderno di Ryuk viene trovato da Light Yagami, studente modello in Giappone, anzi è il miglior studente del Giappone…

Death Note è un anime tratto da un Manga (2007-2008) tra i più amati in assoluto in Giappone.

L’anime consta di 37 episodi da 20min ca. ciascuno.

Che dire, me l’hanno suggerito e l’ho visto su Netflix.

Bellissimo, niente da dire.

Dai disegni ai colori, dai personaggi alla storia, tutto coinvolge e ammalia, diverte e stupisce. Ci sono tutti gli ingredeinti tipici di un anime giapponese.

La storia, nel più tipico stile levantino, ingrossa e si complica sempre più ma non straborda come talvolta accade. Riesce, sebbene la premessa sia sovrannaturale, a mantenersi su binari di plausibilità e coerenza.

Light man mano che scrive sul quaderno, man mano che uccide la gente semplicemente scrivendo il loro nome sul quaderno appunto, diventa sempre più consapevole del suo potere e bisogna fermarlo ad ogni costo ma come?

Sarà un certo L a mettersi sulla sua strada e la loro sfida sarà leggendaria.

Ci sarebbe molto da dire ma non è il mio campo, non sono un appassionato dei manga e degli anime ma questo Death Note è superlativo e resta impresso per sempre.

Imperdibile.

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