Nel 1988 la noise record pubblica "Last Warrior" dei Turbo, thrash band polacca. Sin dal primo ascolto mi ero reso conto che si trattava di un disco destinato a divenire un classico del genere, nonostante la sua non facile reperibilità.
E' un disco potente, ben suonato e con un'ottima produzione, per l'epoca.
In quegli anni il genere era già iniziato a divenire inflazionato, con l'uscita di dischi sostanzialmente uguali l'un l'altro copiando, a volte in maniera spudorata, il sound delle band più blasonate.
Come genere siamo su un thrash, a volte molto tirato, con diversi cambi di tempo, interessantissime parti strumentali e interludi melodici tipici del genere, il tutto suonato con notevole maestria e padronanza degli strumenti. L'intero lavoro, complice anche la struttura abbastanza varia dei pezzi, si ascolta bene e scorre via fluidamente.
L'unica cosa che inizialmente mi aveva lasciato un pò perplesso era la voce, feroce come consuetudine ma in alcuni pezzi, come la title track, forse troppo gracchiante. A mio avviso con un altro tipo di cantato l'lp sarebbe stato ancora più bello.
Nel disco è presente un episodio strumentale ed un brano dal vivo, non particolarmente esaltante per la verità, che chiude il lavoro. I miei brani preferiti sono la title track, che apre il disco e connota subito il particolare sound dei Turbo, "Berud's Sword", che si apre con una bellissima parte strumentale, per poi esplodere in parti speed mozzafiato e, sopratutto "Seance With Vampire", dove vi è la prestazione più convincente del cantante, che si sforza di allontanarsi dai canonici gorgoglii.
In definitiva una band che si è distinta e posta, con questo album, un gradino sopra le altre, sfornando uno degli ultimi dischi thrash più belli di sempre.
Si segnala anche l'orrenda copertina, che sicuramente non avrebbe invogliato all'acquisto.
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