I Turbonegro erano il piú oltraggioso gruppo rock'n'roll scandinavo. Glamour nell'immagine ma veramente grezzi dentro, fecero innamorare Frank Kozik, ex boss della Man's Ruin, che pubblicò i loro dischi in USA. A grandi linee la loro musica si potrebbe riassumere come un misto tra urgenza punk e hard/rock di matrice seventies, con un gran gusto melodico.

Apocalypse Dudes fu il loro ultimo album in studio, visto che la band si sciolse nel 1998 dopo un infuocato concerto a Milano (seguirono un "best-of" dal vivo e un album di tributo con partecipazioni importanti come Motorpsycho, Queens Of The Stone Age, Therapy? e Nashville Pussy).

L'album è composto da 13 proiettili che ti si ficcano in testa e non vogliono piú uscire costringendoti a riascoltarlo per trovare un attimo di illusoria tranquillità. Non c'è un pezzo che si distingua piú di altri, sono tutte ottime composizioni che faranno la felicità di chi ama questi tipi di suoni e bands come Hellacopters, Gluecifer e Backyard Babies.

Scontato dire che i Turbonegro non inventarono nulla di nuovo ma ciò non deve condizionare nell'ascolto di questo lavoro che va collocato tra i capolavori del genere.

Are you ready for some darkness?

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