TURCO - Via Roma

(Putsch Records)

Turco si considera una cantautrice. E di fatto in Via Roma, suo “full-lenght” d’esordio, ci racconta storie, in italiano, che sono una sorta di diario di sensazioni vissute, di emozioni che ricorrono nella quotidianità. Niente di strampalato. La “sostenibile leggerezza dell’essere” di Turco, ma anche di tutti noi, raccontata con una voce piacevole. Ma a noi quello che è piaciuto di più è l’approccio musicale, che essendo Turco polistrumentista, non poteva altro che essere “eclettico”, ma soprattutto molto ben curato. A iniziare dall’impianto ritmico; bassi e beats ben amalgamati tra loro che mettono in luce un approccio electro, a tratti quasi punk alla Tresor (la mitica label di Berlino super dark, molto acida e graffiante come, a tratti, i bassi di Turco). Basta ascoltare “Ogni volta” o “Ansia” per capire. C’è anche un uso sapiente dei synth, in particolare in “Ansia”, dove ansia diventa non solo un sentimento dark, ma anche ipnosi (e i synth costruiscono proprio un mood da trance). Un disco di nicchia? Per niente. La voce di Turco, a tratti infantile, altre volte aggressiva e molto sensuale, è pop quanto basta per rendere il disco fruibile. Prova lampante è “treni”, un devastante brano di synth pop con ritmica uptempo che speriamo abbia qualche chance sui nostri ciechi network nazionali.

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