Browser... click click... barra degli indirizzi... click... www.debaser.it... invio... WOO come è cambiato il caro vecchio debaser. Eh già, quanto tempo è passato dalla mia ultima recensione, troppo tempo. Forse anche i miei gusti musicali si sono un pò evoluti. "Mumble mumble..." fa lo Stefano DeBaseriano, lo ste84 che passò di qui l'ultima volta circa 4 anni fa... e come faceva allora cerca nella sua collezione musicale (ora lievitata), tira fuori un cd, si sgranchisce le dita e partono i clack clack sulla tastiera.
La sua scelta è ricaduta su un ascolto che gli sta facendo compagnia ultimamente mentre sfoglia il web alla ricerca di un lavoro. Non vuole essere accompagnato da rock, da metal, da grunge. "I Turin Brakes sono la scelta giusta" pensa Ste mentre già parte "Feeling Oblivion" con le sue chitarre acustiche e le voci del duo che danno un senso di spensierata malinconia. Le percussioni leggere accompagnano una chitarra decisa nella seguente "Underdog" che apre la strada alla futuristica "Future Boy" con i suoi effetti che la proiettano avanti in un tempo indefinito.
"The Door" e "State Of Things" scorrono piacevoli mentre la seguente "By TV Light" fa fatica ad andare avanti; ma ci si sveglia con la chitarra elettrica che attacca "Slack", una traccia forse poco in sintonia con le precedenti tracce ma comunque gradevole; in generale una song che fa decisamente rialzare il ritmo dell'album. Gli arpeggi di "Starship" e la desolazione di "The Road" ci riportano all'atmosfera che aleggia in tutto l'LP. "Mind Over Money" ci da un'ultima boccata di ossigeno prima di immergerci di nuovo nell'aria rarefatta della rilassante track conclusiva che da il nome a questo piacevole album.
I Turin Brakes hanno iniziato cosi, e come tanti altri gruppi che esordiscono in sordina (vedi Coldplay) hanno perso, purtroppo, il loro marchio di fabbrica dopo pocho tempo, andando a pompare inutilmente una musica che portava fiera la bandiera del connubio chitarra-voce.
Correggo la rece, la limo e via.. la do in pasto a tutti i DeBaseriani. E do il bentrovato a tutti quelli che c'erano, a quelli che sono arrivati in questo fantastico website da poco e mando un saluto a chi se n'è andato con la musica nel cuore.
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