Si sentono migliorati, i Two Door Cinema Club. E perché contrariarli al termine dell'ascolto di uno dei dischi migliori del 2012? Il primo Tourist History è stato giudicato positivamente, ma era ancora troppo "rustico" rispetto ai suoni che questo Beacon ci può dare: melodici, tenui, indie a dance al punto giusto. Una produzione azzeccata è uno dei tasselli fondamentali per un puzzle completo, e pare che la band nordirlandese l'abbia capito.
Si inizia con i synth di "Next Year", che aprono l'album nel migliore dei modi. "Handshake" (capolavoro assoluto della band per me) completa la doppietta d'apertura e lascia spazio ad un'altra canzone degna di nota: "Wake Up" (da sottolineare il verso "you got lost, lost to the night). "Sun" fa calare i ritmi ma non il livello dell'album: con le sue trombe apre in modo impeccabile il cuore dell'album, rappresentato dalle eccezionali "Someday" - che contiene a circa 2:40 il pezzo più bello dell'album a mio parere - e "Sleep Alone". "The World Is Watching" è molto espressiva ma, nonostante i cori della melodiosa Valentina, non riesce a reggere il passo con le precedenti o con la successiva "Settle": voci lineari, batteria, synth, trombe e basso per una canzone tra le più belle dell'album. Segue "Spring", che colpisce positivamente soprattutto per il ritornello delicato. "Pyramid" di delicato ha ben poco, e resta su livelli elevati. L'ultima "Beacon" è progettata appunto per chiudere. Comincia praticamente strumentale e và avanti così fino ai versi di Trimble che non rappresentano poi un vero ritornello... sentenzia che questa seconda fatica discografica dei Two Door Cinema Club è anche superiore alla bomba dance di Tourist History.
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