Accostato a stucchevoli espressioni anglofone quali "next big thing" questo gruppo potrebbe risultare sopravvalutato fino all'irritante. Ma se ci si imbatte in loro per caso, perchè un'amica ti fa ascoltare una canzone ("Cigarettes In The Theatre") senza presentartela come chissà quale incredibile scoperta, sicuramente si può rimanere piacevolmente colpiti dal loro pop rock leggero e ballerino e decidere di dare un ascolto a tutto il disco.

Io l'ho fatto e non me ne sono pentito: niente di nuovo, anzi tutto piuttosto già sentito, però spolverato e risistemato in maniera da risultare saporito.

Probabilmente, come tanti dischi del genere, anche "Tourist History" soccomberà dinanzi alla prova del tempo, perchè alla lunga la sostanza è poca, ma in cuor mio credo che almeno alle feste quattro salti su "Undercover Martyn" ce li farò sempre volentieri.

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