I Two Fingerz sono Daniele Lazzarin, in arte Danti/Verbal Kint/Taze (voce, autore dei testi e di qualche base) e Riccardo Garifo, in arte Roofio (dj, compositore e produttore), duo hip hop da Nova Milanese (MB). "Downtown" è il loro primo disco, uscito nel 2006 ed autoprodotto.

Siamo di fronte ad un esordio molto interessante per un gruppo che in futuro mostrerà sempre maggiori potenzialità. La qualità delle basi e dei testi è già molto alta, pecca solo il suono ma per una prima autoproduzione difficlmente ci si aspetta di meglio.

Le maggiori influenze nell'ambito hip hop nostrano vengono da quello che si stava piano piano evolvendo a Milano dall'inizio degli anni zero, e cioè la fuoriuscita di nuovi talenti rap, specialmente la crew dei Club Dogo, la Dogo Gang. I Two Fingerz vengono infatti citati dai Club Dogo stessi, nell'album "Mi Fist" del 2003, al termine della canzone "Rap Soprano".

I Two Fingerz fin da subito però si differenziano, ampliando la proposta dei primi Club Dogo: innanzitutto con basi più variegate, magari di qualità inferiore a quelle di Don Joe, ma che spaziano maggiormente, e poi con delle tematiche trattate nei testi abbastanza diverse.

I testi di "Downtown" sono dei velocissimi filmati della vita di un ragazzo qualunque di 25 anni, a cui piace giocare con le parole, passare serate a bere coca e rum, fumare marijuana, stare con gli amici ed osservare la realtà che ogni giorno gli passa sotto gli occhi. Quindi in questo disco, come anche nei successivi dei Two Fingerz, non troverete storie di strada in senso di spaccio, malavita, prostituzione ma in senso del percorso che ogni giorno uno fa per andare a lavoro, a fare la spesa, a registrare un disco, a fare un concerto.

***TRACKLIST***

  1.   Max velocità (4:02)
  2.   Gente da club (3:47)
  3.   So che si può (4:29)
  4.   Ognuno per sé (4:33)
  5.   Hi Jack Atw (4:51)
  6.   Sei già ieri (3:50)
  7.   Dove inizia la follia (4:41)
  8.   Pensieri a metà (4:18)
  9.   Psyko (4:36)
  10.   Finché sarò qui (4:27)
  11.   Down Town Kint Mix (3:56)
  12.   Mix I Jack Before (3:48)
  13.   World Trip Bnc Premix 001 (3:20)
Apre il disco "Max velocità", per dare il giusto sprint: la vita è vista come una corsa vissuta da soli nell'abitacolo, ma non c'è nessun altro concorrente all'infuori di noi, e si rischia anche di doppiarsi. Si continua con "Gente da club", base jazzata, tutta giocata sui doppi sensi che possono creare i cognomi di personaggi famosi. "So che si può" è un altro brano ad alta velocità, belle rime ed ottima base, mentre "Ognuno per sé" mostra la bravura di Danti sui pezzi lenti e densi di significato. In "Hi Jack Atw" ritroviamo la base soft con un testo abbastanza vago, e ci lascia nella parte centrale del disco, che è la più interessante. "Sei già ieri" parla dell'impossibilità di fermare il tempo e quindi vivere giorno per giorno lasciando andare quello che è già ieri; "Dove inizia la follia" invece è uno schizzatissimo ritratto di come la follia non possa che affiorare dentro di noi se iniziamo seriamente ad osservare tutte le contraddizioni insite in noi stessi e nella società che viviamo e che rappresentiamo. Per "Pensieri a metà" merita un complimento eccezionale Roofio che fin dal primo disco confeziona basi di alto livello, poi scorre "Psyko" sulla falsariga di "Dove inizia la follia" e "Finché sarò qui", manifesto del Downtown-pensiero. Vanno a chiudere il disco "Down Town Kint Mix", "Mix I Jack Before" (upgrade remix di "Hi Jack Atw") e "World Trip Bnx Premix 001", che conserva il ritornello di "Hi Jack Atw" mashato con quello di "Max velocità", ed un testo che viaggia in giro per il mondo. I Two Fingerz si propongono con questo primo disco all'attenzione del pubblico rap italiano e delle etichette discografiche. L'anno successivo (2007) infatti sulla scia del successo di Fabri Fibra e di Mondo Marcio la Sony decide di metterli sotto contratto per produrre "Figli del caos". "Downtown" non è un disco fondamentale della scena hip hop ma rappresenta un ottimo esordio di un gruppo che ha tutte le carte in regola per passare alla storia di questo genere in Italia.

 

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