Un'onda metallizzata invade l'inghilterra sono i primissimi anni 80', tra le tantissime band di talento della N.W.O.B.H.M. non si può non parlare dei Tygers e di questo fulminante esordio del 1980. L'album è violento e corrosivo tra sferzate veloci dai ritmi sostenuti e passaggi chitarristici che (seppure in chiave metal) riprendono l'hard rock massiccio e alcolico degli AC DC, la voce urticante e grezza di Jess Cox si sposa a dovere con il sound del disco, crudo, sporco e selvaggio.
Qui le canzoni parlano da sè "Killers" "Wild Catz" "Fireclown" e l'opener "Euthanasia" sono veri e propri manifesti di come si intendeva l'heavy metal in quegli anni, un attacco cattivo e sfrontato senza fronzoli e con una produzione grezza e sporca. Non si rallenta un attimo fino ad arrivare al pezzo finale, "Insanity" una folle cavalcata sorretta da riff serrati, potenti e originali che si arresta in un diluvio di risate e versi ringhianti e sinistri. Un vero e proprio passo obbligato questo disco per ogni appassionato di queste sonorità metal d'annata così vere e incazzate, luride e stradaiole, cose che la maggior parte di band di oggi possono solo invidiare ai gruppi della vecchia guardia, band di oggi spompate e senza un grammo di energia e rabbia, energia e rabbia che traboccano da questo primo album targato Tygers Of Pan Tang, che purtroppo non arriveranno più a comporre album all'altezza di questo "Wild Cat".
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