La prima volta che vidi in vecchio VHS questo film documentario rimasi sconvolto. Non riuscivo a riprendermi. Non ricordo se a causa delle prediche di Bono, per il "solo" assassino di Edge in "Bullet the blue sky", per la commozione di Larry Mullen nel raccontare l'amore per Elvis o per il dinamismo sul palco di Adam Clayton. Non ricordo davvero. Ma ricordo bene che da qui mi innamorai di loro, della loro musica, della loro CREDIBILITA', della loro energia, delle loro atmosfere e del loro misticismo.
Erano gli U2, all'apice della loro carriera, reduci da un disco "perfettamente imperfetto" come "The Joshua Tree" e da una tournée trionfale negli States. E proprio su questa tournée è incentrato l'intero film (la versione in DVD rende giustizia in maniera notevolmente maggiore al lavoro rispetto al VHS). Ed essendo un film, bisogna ripercorrerne le varie tappe.
Innanzitutto "Rattle and Hum" vuole essere la riscoperta delle radici, delle origini della musica americana che, come ammesso candidamente dall'intera band, all'epoca era un mondo inesplorato e sconosciuto.Quindi vedrete gli U2 come non li avete mai visti, in bianco e nero per assaporare l'esperienza live, incuriositi nel vedere un uomo per strada che suona il blues cadenzato di "Freedom For My People", divertiti nelle brevi interviste (eh ma gli U2 non sono seri come i Coldplay eh!), coinvolti più che mai nel duettare con B.B. King.
Qui non esistono dei singoli episodi, ma un episodio ed un'esperienza unici.Come si può non essere travolti dalla superba "Helter Skelter" ("Questa è una canzone che Charles Manson ha rubato ai Beatles.Noi la stiamo rubando a lui" esordisce Bono) o affascinati da Edge che esegue da solo "Van Diemen's Land", il tutto contornato da immagini che sorvolano l'oceano per posarsi poi sugli studios di Dublino. Troverete gli U2 alle prese con il coro gospel di una chiesa di Harlem per la rivisitazione di "I Still Haven't Found What I'm Looking For".
Ci sarà la visita a Graceland, nella casa di Elvis con un Larry Mullen emozionatissimo che riesce a farsi fotografare su una delle Harley del "RE" sulle note di "Heartland". Una botta di adrenalina percorrerà tutto il vostro corpo sull'attacco della celeberrima "All Along The Watchtower". Su "Bad" ci sono le classiche citazioni di coda di Bono dedicate agli Stones con "Ruby Tuesday" e "Sympathy For The Devil". Van Morrison è omaggiato con "Gloria" ed Hendrix con "The Star Spangled Banner" che introduce la perfida e più cruda che mai "Bullet the Blue Sky". Si passa ai colori su "Where The Streets Have No Name" ,vero apice emozionale del film ed il finale scorre via intenso e veloce con altre, preziose, perle."Mlk", "With or Without You", la già citata "Bullet The Blue Sky" e la commovente "Running To Stand Still" sono il preludio all'apoteosi: "Sunday Bloody Sunday" parte sorprendentemente in maniera sommessa, con la sola chitarra di Edge ad accompagnare un provato Bono dopo l'attentato dell'8 novembre 1987 ad Enniskillen. Ma prima dell'assolo scolpito su marmo di Edge, c'è l'entrata fulminante di Larry e Adam che sembrano voler gridare il proprio dolore, la propria rabbia. E poi "Pride" rappresenta il giusto epilogo per un vero capolavoro, inteso come connubio fra linguaggio audio-visivo e linguaggio emotivo.
Mancano solo i titoli di coda, ed una scelta più azzeccata dell'inedita "All I Want Is You" non poteva essere fatta. Alla fine sembra di essere stati lì con loro, che siano state arene, studi, strade, ponti o il Mississipi non importa. Per quasi due ore siamo lì a ridere con le imitazioni di Larry, a piangere, ad emozionarci. Perchè io ho provato questo e continuerò a provarlo sempre.
"How long, how long must we sing this song"
Carico i commenti... con calma