È li, inevitabile come l'alba.
Come è sempre stata.
Pensa qualcosa da dire, magari una battuta. No, non funzionerebbe in questa circostanza.
Ma poi ragiona. Quei volti fingono interesse e gioia salutandosi per strada, pensa, forse loro sono solamente due stronzi.
Due stronzi realisti, però.
Non appartengono a questa folla, stasera. E la convenzione sociale del saluto, di certo, non appartiene a loro.
Hanno emanato molto più calore in questo luogo solamente rivedendosi. Che lo vogliano o no.
See the stone set in your eyes, see the thorn twist in your side.
Il formicaio sociale continua a guadagnare terreno, e le strade adesso assumono la forma di tante pieghe; le pieghe sul cuscino in cui affondare quel maledetto cranio e dormire, pensa.
On a bed of nails she makes me wait.
E per una volta nella vita, evita che nel maledetto cranio superficialità e impulsività, sua amante, si scontrino. Per una volta, ragiona sul significato degli eventi, analizzandone cause, effetti e significato.
Tutto ha senso, e che lo voglia o no, a volte si convive con brutte sensazioni sulla pelle. Ma servono, proprio come il dolore e le sinapsi. E si può cercare ovunque, anche in una canzone, un segno o una frase, un concetto o un aforisma che aiuti il subconscio a metabolizzare il tutto.
Non è d'altronde anche questo, uno dei motivi che rende la musica e le parole tanto speciali? Certo, non solo questo, ma poco importa. Sono immersi nel formicaio e non hanno intenzione di dare altri significati a ciò che provano stasera.
Però ha metabolizzato gli eventi e tradotto il loro significato, spera.
Il giro di basso inconfondibile e l'ansia crescente del crooner, fanno spazio alle scosse intermittenti che provengono dalla chitarra di Edge. Come se fosse realmente ad aspettare qualcosa su quel letto di chiodi. E la risposta non è mica una favola, ma stravolge nel bene o nel male la vita.
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