Il film narra la vicenda di John May, impiegato di qualche ufficio comunale, che si occupa di rintracciare parenti o conoscenti di persone decedute in solitudine. Il protagonista svolge il proprio lavoro con scrupolo, e sembra persino dolersi qualora non riesca a convincere (quasi mai) un parente a presenziare almeno al funerale, i volti dei suoi "casi" ci vengono riproposti ogni qualvolta aggiunge una foto al suo personalissimo "album di figurine" che tiene con ordine e rispetto, rendendoci quasi familiari quelle persone che né lui né gli spettatori hanno mai conosciuto, la sua vita scorre così, metodica e solitaria finché non gli viene comunicato che il suo ufficio verrà ridimensionato e lui licenziato, chiede allora di potersi occupare fino a termine dell'ultimo "caso" che aveva tra le mani, quello di tal Billy Stoke, gli viene concesso e inizia così un viaggio che lo porterà ad incontrare tutti coloro che avevano conosciuto Stoke, ex colleghi, donne tradite, figlie illegittime...delineandone un personaggio alquanto controverso, instabile e generoso fino a ridursi barbone di strada.

E' l'incontro con la figlia maggiore (che non aveva alcun rapporto col padre) a dare una svolta alla storia, infatti lei dapprima restia accetta di occuparsi del funerale colpita dall'accorata richiesta di May, nasce un rapporto di amicizia con la ragazza o forse più. Fatto sta che la vita di John May ne riceve una ventata di novità ed entusiasmo, ma dura poco, un incidente e il protagonista muore, l'ultima sequenza mostra al cimitero tutti i parenti e conoscenti di Stoke che attorniano la sua tomba malgrado l'iniziale rifiuto a partecipare, e più in lontananza i funerali di May in solitudine, che però col calare della sera verrà "visitato" da tutti i personaggi di cui lui si era preoccupato di restituire dignità malgrado nessuno li reclamasse, e gli renderanno omaggio, Stoke in testa.

Bellissimo film sul valore della vita e sui rapporti; un film alla Mike Leigh per intenderci, quello diretto dall'italiano Uberto Pasolini premiato a venezia, bravissimo Marsan. Anno 2013

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