Iniziamo dai panini: ne fanno di dimensioni decisamente enormi e assolutamente porci, io rimango sobrio e mi limito ad un comunissimo fontina e prosciutto, condito da una comunissima acqua naturale. Il salutismo non fa girare l'economia.
Castellina Marittima è un "Comune Operatore di Pace". Appena ci metti piede, ti accorgi che non sei mica nella verde Pianura Padana, altrimenti sarebbe saltato fuori al massimo un festone a base di liscio con balli di gruppo e tanti sedativi per tutti. E invece è bellissimo scoprire che dietro a un festival del genere, nato negli anni '90 da un gruppo di ragazzini, ci sta più o meno tutto un paese, e che di qui ci son passati i Liars (!!!), gli Zu, i One Dimensional Man, Julie's Haircut... e una buona fetta di quel che c'è stato di interessante in Italia negli ultimi tempi.
Questo comune potrebbe tranquillamente essere il mio. Il vostro. Se l'avessi saputo, ci sarei stato in tenda (c'è un'area campeggio attrezzata!) fin dal primo giorno, per tutti i 5 programmati, a nutrirmi di panini. Perchè ci vorrei vivere, in mezzo a gente così. E Lin, Lan & Len che passeggiano diqquieddilà.
Per stasera si prevedono mazzate alle ginocchia e dolori infami alle orecchie. Siamo in un parco, tra gli alberi, le bancarelle e non ben definiti odori. Padri di famiglia con pargoli che appena camminano al seguito, venuti apposta per il concerto (i padri, non i pargoli, credo) e ce ne sono un po'. God seiv de Toscana.
Il palco si trova davanti ad un minianfiteatrino dall'acustica decisamente ottima, abbastanza capiente comunque per accogliere i numerosi sballoni accorsi per il calvario. Il che, non guasta mai.
Rimane giusto... il concerto. Partono i Lento.
VVVVVVVVVVVVVVVVVV
Giungo alla conclusione che tre chitarre suonate contemporaneamente fanno un gran casino. Inizia il sommo svarione, dunque, tra cambi di tempo repentini e aggressioni di feedback che ti fan vibrare pure i peli del culo (yum!).
Poi i Morkobot.
SBVUAAAAAAAAAAAGH
Tutto l'ultimo album "Morto", seguito da "Zorgongollac" e "Tobocrom". Fine. Li ho visti già un po' di volte, e la scaletta non varia mai più di tanto. Però glielo si concede più che volentieri, viste le improvvisazioni sempre nuove e il gran casino che ci ficcano in mezzo. E quelle pedaliere da 3 x 2 che non sapranno neanche più che farsene, di così tanto pedalume.
Si notano già le prime vittime del macello: cozze attaccate negli angoli, testa a penzoloni, cedimenti di gambe vari. Ahah, io ho bevuto solo acqua, babbei! Vi invidio. Vi odio.
E infine gli Ufomammut.
ZZZVVVZZZVVVZZZVVZZ
Inizio a dubitare del fatto che guiderò per tornare a casa. Grazie caro, a te le chiavi. Saperlo prima, che sarei finito addormentato sul sedile del passeggero, avrei imitato le cozze. Attaccano di soppiatto Stigma, e da lì è una mazzata sul coppino infinita. Il pubblico facente uso della posizione eretta si assottiglia sempre più man mano che si accumulano i fuzz nel cervelletto, tant'è che anch'io, mezza sega, mi abbandono lascivo sui fantastici gradoni. Perchè è tutto così pesante... manca l'aria... gira la testa. Un vero e proprio tour de force, destinato a finire con metà pubblico piegato a terra, un quarto barcollante assai e il restante quarto sordo. E gli Ufo che s'inchinano compiaciuti di aver creato così tanta devastazione.
Il migliore, rimarrà comunque un omone corpulento che farà headbanging per tutto il concerto, con tutti i gruppi. Pure nei cambi palco, quasi.
Ammazzaoh! Dopo non resta che salutare e andare alla macchina, con sommo cordoglio. Tutto ronza, qualcuno bussa da dentro perchè vuole uscire. Mi addormento tempo 0. Mi risveglio un'ora più tardi, all'uscita dall'autostrada. Sembra Pasqua.Carico i commenti... con calma