Gli Ufomammut sono diventati, con il passare degli anni, gli AC/DC dello Stoner Doom Metal Psichedelico.

E' difficile infatti dopo l'eccellente Snailking, anno di grazia 2002, trovare e scorgere nei successivi tre album rilasciati dal combo di Tortona delle sostanziali differenze.

Questo "Oro - Opus Primum" dunque, differisce di poco o nulla rispetto all'ultimo (direi "scialbo", almeno per quanto mi riguarda "Eve"), il fluire delle tracce che compongono quest'opera è dunque da percepire come un lungo flusso sonoro/mentale, senza particolari appigli a cui aggrapparsi, il disco in questione è da ascoltare dall'inizio alla fine (leggasi, songwriting dei nostri pari a uno zero spaccato) dei suoi cinquanta minuti di durata, per poter addentrarsi al meglio dentro questa magniloquente selva oscura fatta di droni ambientali e mostruose creature spaziali che gli Ufomammut sembrano voler raffigurare per mezzo dei loro strumenti e voler far apparire nella testa  dell'ignaro ascoltatore, tramite le loro lunghe e ottenebranti composizioni.

Come Dire... Prendere o Lasciare.

Se Dopo l'ascolto di Snailking, il gruppo già con Lucifer Songs aveva mostrato gioco forza la corda, per via di idee che con il passare del tempo sono diventate tite e ritrite, allora vi direi di passare oltre, e non dedicare minimamente la vostra attenzione a questo "Oro - Opus Primum". Altrimenti se non siete stanchi di ascoltare sempre il "solito" disco targato Ufomammut, rimanete incollati alle sedie e fate vostro quest'ultimo loro capitolo appena rilasciato, vi piacerà e ne rimarrete affascinati come per tutti i capitoli precedenti.

Dov'è in fondo l'inghippo nel suonare Stoner/Doom Metal Psichedelico e Strumentale?

Gli Ufi fanno più o meno sempre lo stesso giochetto, infarcire di elettronica ambientale i primi minuti delle loro composizioni per poi farle esplodere in rifferama stoner/doom dai volumi assordanti, funerei e cadenzati. E questo gioco inizia a mostrare la corda, già dal 2003, quindi nel frattempo sono passati ben 9 anni.

Comunque per i cultori del gruppo, farà sicuramente piacere osservare che l'album è uscito in vinile con un edizione speciale, alla modica cifra di 35 cocuzze, sul sito della Supernatural Cat.

Personalmente non riscontro né passi avanti né passi indietro rispetto ai precedenti album, se non almeno, una leggera propensione in più nel non snervare più di tanto l'ascoltatore con parti ambientali troppo lunghe, come invece fatto in passato, per concentrarsi più attivamente sulle loro fumose progressioni di matrice stoner/doom.. vero pezzo forte delle loro composizioni.

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