A cavallo tra la fine degli anni '80 e l'inizio dei '90 l'hard rock stava vivendo una fase di profondo cambiamento. Archiviati i gloriosi Eighties, il glam e l'hair metal cominciavano a stancare, e di lì a breve sarebbero stati spazzati via dal fenomeno grunge e dal rock alternativo; le vecchie glorie come Kiss, AC/DC, Scorpions, dal canto loro, stavano ormai perdendo colpi. Il genere, insomma, stava diventando vecchio e ritrito. Nel frattempo, tuttavia, c'erano band come Jane's Addiction, Faith No More, Living Colour che si erano posti l'obiettivo di deformare l'hard rock aggiungendo elementi di funk, psichedelia, punk, metal, post-punk, rap e chi più ne ha più ne metta, rendendolo così fresco, vivace e fruibile alle nuove generazioni: chiamatelo crossover, se volete.

Si può parlare in effetti di un dualismo fra vecchio e nuovo, fra purezza e contaminazione in quegli anni. E in effetti le nuove leve, gli esordienti, si possono dividere in due categorie: da una parte c'era chi, fedele al vecchio credo, perseverava nella tradizione stilistica del decennio appena concluso: Skid Row, e soprattutto i fenomenali Tesla sono gli esempi più felici; dall'altra parte c'era chi si accodava alle nuove tendenze e, senza rientrare in pieno nell'area crossover, tingeva il proprio hard rock di funky e elementi alternativi: possiamo citare i sottovalutatissimi Extreme ("Chi? Ah sì, quelli di "More Than Words") e, appunto, gli Ugly Kid Joe.

I nostri si formano a Isla Vista, California, nel 1989. Dopo l'ep del '91 "As Ugly As They Wanna Be" e il fortunatissimo singolo "Everything About You", inclusa tra l'altro nella colonna sonora di "Wayne's World", approdano finalmente nel '92 al primo full-lenght, "America's Least Wanted", ironico stirpiamento del modo di dire "America's Most Wanted". Ed è proprio la fortissima dose di ironia e irriverenza che dà ai Kids la giusta marcia verso il successo: dopo un decennio di rockstar autodefinitesi dei in terra, un gruppo che si definisce i "meno ricercati d'America" non può che conquistare il favore del pubblico. Ma aldilà della cazzonaggine, gli Ugly Kid Joe (all'epoca formati da Whitfield Crane alla voce, Klaus Eichstadt e Dave Fortman alle chitarre, Cordell Crockett al basso e Mark Davis alla batteria) facevano dannatamente sul serio. "America's Least Wanted" è fondamentalmente un disco hard rock, ma le soluzioni mai banali che il gruppo adotta, un buon ventaglio di influenze e la giusta dose di follia lo rendono un ottimo disco hard rock, sorprendentemente vario e maturo per un gruppo all'esordio discografico su larga scala.

Le canzoni rimandano principalmente al glam e allo street metal ("Panhandlin' Prince" e l'opener "Neighbour" in particolar modo, due fra le canzoni migliori del lotto), ma abbondano anche citazioni sabbathiane ("Don't Go"), di cui dal vivo coverizzavano spesso "N.I.B." e "Sweet Leaf", e heavy metal puro ("So Damn Cool"). Come ho detto prima, tuttavia, non di solo hard rock vive il disco: i Faith No More hanno mostrato fin dove l'hard n' heavy si può spingere, e i californiani non si tirano indietro, ispirandosi direttamente a Patton e soci in "Come Tomorrow" e in "Madman", mentre la brillante "Same Side" si butta di peso sul funk gigione. Non mancano neanche le ballatone, anch'esse mai scontate e sempre di classe: "Busy Bee" rimanda al rock alternativo, ma il pezzo forte è la splendida cover di "Cat's in the Cradle" di Harry Chapin: l'arpeggio delle chitarre ricorda un sitar, l'atmosfera si fa evocativa e gli Ugly Kid Joe ci consegnano una delle ballate più emozionanti degli anni '90. Manca all'appello la già citata "Everything About You", altro apice del disco: pedale dell'ironia schiacciato a tavoletta e vai, tutti a divertirsi come quindicenni al ritmo di questo vulcanico funk metal!

Questo disco, insomma, e il gruppo in generale avrebbero meritato più di quanto hanno ricevuto effettivamente. Oggi nessuno si ricorda più di loro, anche se all'epoca il loro momento di gloria l'hanno avuto eccome; addirittura, in moltissimi P2P come Emule o Limewire, se si cerca "Cat's in the Cradle" verrà fuori che è dei Guns, o addirittura di Kid Rock (orrore!). Non meritavano tutto questo, anche perchè sono sempre stati coerenti ed onesti con il loro pubblico, altra rarità in campo hard rock: scioltisi nel '99, ad oggi non hanno mai annunciato reunion celebrative succhiasoldi, per esempio.

Se amate gli Extreme o i Living Colour, procuratevi questo album ed amatelo!

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