È un peccato che, con quello che è uscito in questo 2003, il disco qui recensito rischi di passare inosservato. Peccato davvero perché questo è uno degli album più belli che ho ascoltato fino ad ora.

La formazione italo/francese lascia da parte quelle sonorità così austere che caratterizzavano il loro precedente lavoro ("Ego: Echo") e ci regala il proprio capolavoro; un disco di una profondità tale da restare senza fiato, da brividi lungo la schiena, un disco avant-pop, scuro eppure luminoso, avvolgente, passionale.

L'iniziale "Airlines", ad esempio, è calda come quel vento che può soffiare in un tramonto d'agosto, con quelle chitarre iniziali che sembrano fine pioggerella estiva. Oppure "Merci X Faveur", la mia preferita, lenta, sinuosa, e poi cresce, cresce e cresce; incredibile. "Terrorisme Erotique", lo dice il titolo stesso, è puro erotismo in musica, da ascoltare la sera sdraiati nel letto col proprio amante vicino.

Amaury Cambuzat con quella voce che sembra quasi sussurrare le parole dei testi, in francese, crea un'intimità unica con l'ascoltatore e le chitarre di Egle Sommacal (ex Massimo Volume) disegnano trame cristalline e ammalianti. In altre circostanze invece si ammirano intrusioni di violini, hammond, rhodes e fiati vari. Infine nell'ultimo brano, "Predications", partecipa anche Robin Guthrie (ex Cocteau Twins) che si è anche occupato di mixare questo capolavoro di questo gruppo italo/francese che si chiama Ulan Bator. Davvero un peccato ignorarlo.

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