Terzo ed ultimo album con John Foxx al timone di comando di questa band che ha fatto della sperimentazione e dell'innovazione il suo punto di forza. Il nome è già orfano del punto esclamativo (correggo qui chi si ostina a dire che lo hanno perso con l'avvento di Ure), come di coseguenza Foxx e soci si lasciano in parte alle spalle quel piglio punk degli esordi per far posto ad un rock più "romantico" , sofisticato , melodico e nelle parti strumentali si comincia a formare quel sound che caratterizzerà la seconda metà della loro carriera con Midge Ure come frontman e vocalist oltre che chitarrista.
Il chitarrista, si proprio lui, in questo album è fondamentale il sound del nuovo chitarrista degli Ultravox, che dopo la dipartita di Foxx uscirà dal gruppo, tale Robin Simon il quale a detta dello stesso Foxx fu pioniere nel suo stile ed influenzò non poco il decennio a venire, la quantità di armonizzazioni e fantasia che ci mette nell'avvolgere il suono dei sinth di Foxx e Currie è mostruosamente immensa, il suo tocco non è mai banale ma sempre essenziale, innovatore nel suono e nell'uso di pedaliere con effetti smisurati ed un gusto per la distorsione modernissimo, per questo consiglio a chiunque suoni la chitarra di ascoltare questo album ed in particolare la chitarra di Robin Simon.
"Solw Motion" apre l'album , il sinth apre da lontano per poi impattare insieme agli altri strumenti in languidi giochi di distorsione (Simon è qui un genio), Foxx canta da far suo con il solito melodismo che lo contraddistingue ed il suono è forse il più innovativo di sempre, almeno fino ad allora. Neanche il tempo di partire che ci si ritrova in un altro viaggio, "Can't Stay Long" è marziale ma levigata sino all'inverosimile, Simon segue Currie nei suoi passaggi "classici" ed il canto di Foxx è lirico come non mai quasi stette cantando da un altro pianeta, in questo brano si evince l'impronta melodica di Currie mentre l'assolo di Simon è lunare.
"Someone's Else's Clothes" è il terzo episodio, rispunta il ritmo punk, ma è un bluff, il brano dopo qualche ritornello spensierato si inoltra nei labirinti elettronici di Foxx ed è sempre la chitarra di Simon che segue a ruota come volesse fare un assolo all'infinito, da menzionare la sezione ritmica di Chris Cross al basso e Warren Cann al drumming , impeccabili e cadenzati come non mai nella marziale "Blue light" con giro di basso di Cross infernale.
"Some of Theme" ci ricorda che siamo nel '78 , ma ormai è un punk ironico, quasi consepevole delle sue levigature e dei suoni cosmici che avvolgono i loro brani, mai nessuna band ha saputo fondere il tutto così omogeneamente, ed allora ecco "Quiet man" capolavoro della new wave, a mio avviso, Simon è graffiante, Cross malefico, Warren Cann è marziale, Currie e Foxx giocano con i loro sinth, il tutto dietro un ritmo piacevolmente Dandy.
Qui l'album sterza verso orizzonti completamente elettronici per l'episodio di "Dislocation" un brano semplicemente troppo avanti per l'epoca, ipnotico nella sua glaciale melodia, dopo di che si riparte più lentamente guarda caso con "Maximum Acceleration", lucidi come sempre nell'amalgamazione dei suoni qui è Simon che la fa da padrona mentre Foxx si diverte addirittura a fischiettare, sintomo del suo melodismo innato.
"When You Walk Through Me" con ritmo sincopato alla batteria avanza con il tempo che Foxx detta tramite il suo canto "alienato" ed alla fine i sinth ricordano vagamente qualche episodio floydiano di "A Saucerful of Secret". "Just for a moment" chiude l'album, tutto svanisce per lasciar posto alla consapevolezza di Foxx, la consapevolezza e la volontà di esplorare il minimalismo elettronico più estremo e "cantarci" su come solo lui sa fare, si perchè il canto di Foxx richiama l'alienazione umana nei confronti della "machine", del futuro, ma questa non è paura nè astio , Foxx nei suoi testi e nella sua musica si lascia dominare dalla macchina.
Album bello, ricco di nuove sonorità anche per la new wave, minore rispetto ai primi due solo per innovazione, ma è qui che si sperimenta al meglio l'innovazione portata dagli Ultravox con i primi due album.
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