Giusto l'altra sera, alle prove col mio gruppo, l'altro cantante mi ha fatto tornare voglia di riascoltare gli Underoath, combo canadese dedito ad un emo/screamo/qualcosa-core a metà strada fra i Thursday più incazzati e gli Every Time I Die più tranquilli.

"They're Only Chasing Safety", secondo dei loro 3 album ad ora partoriti, si distingue per un grosso uso delle tastiere di Chris Dudley, chiamate a contornare ed arricchire il muro sonoro che avvolge la voce melodica del batterista Aaron Gillespie e (più spesso) lo screamo (secondo me fenomenale) di Spencer Chamberlain.

Si parte subito fortissimo con la potente "Young And Aspiring" con Chamberlain che annuncia "this is my panic, this is my call to arms". Proseguendo si incontra il singolo "Reinventing Your Exit", l'unico pezzo in cui la melodia ha una leggera prevalenza sull'urlo (ultimo pezzo escluso) e con un ritornello che vi ritroverete a canticchiare senza nemmeno accorgervene.
Altro pezzo degno di nota è "It's Dangerous Business Walking Out Your Front Door" (ah, i titoli emo.. che belli che sono..) contenente uno strano coretto che canta "drowning in my sleep, i'm drowning in my sleep".

"I Don't Feel Very Receptive Today" è invece il pezzo più arrabbiato dell'album, con un Chamberlain che sembra veramente strapparsi le corde vocali dallo sforzo. Il finale giunge con la straniante e dolce -ma attenzione, poi esplode pure lei- "Some Will Seek Forgiveness, Others Escape", un pezzo profondamente religioso (gli Underoath sono un gruppo cristiano) che emoziona profondamente anche un agnostico come il sottoscritto.

In conclusione è un cd che, secondo me, và ascoltato almeno 2/3 volte prima che si possa apprezzare a fondo (i pezzi sono comunque articolati e non esattamente immediati), ma una volta che vi entra nella testa difficilmente riuscirete a resistergli.

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