L'attesa che si era creata (soprattutto in me) riguardo questa nuova uscita discografica era quasi maniacale, conoscendo molto bene gli Underworld (una delle band più rappresentative del panorama elettronico del 900, e non si discute), avevo riposto molte speranze in questo progetto... ma già dalla copertina dell'album iniziai a nutrire qualche dubbio (colori sgargianti stile arcobaleno, disegnini da asilo nido, grafica da Looney Tunes simili agli album di MIKA), che succede? Gli Underworld hanno per caso abbandonato lo stile Techno/dark/rock con cui mi avevano sessualmente abituato con i primi due lavori anni '90? Cari lettori, se non avete ascoltato ancora questo disco, devo darvi una brutta notizia.. la risposta è si! Cambio di rotta e virata brusca verso la disco dance commerciale da "superclassifica show" anni '90 (preciso: negli anni '90 erano avanti, ora sono anni '90). Brutto colpo.. ma fortunatamente non così brutto da mandare l'album K.O.
L'apertura è infatti delle migliori, i primi secondi di "Bird 1" (forse il più bel pezzo del disco) ricordano vagamente l'intro di "Confusion The Waitress" (brano presente nell'album "Second Toughest In The Infants") in cui ritroviamo la voce profonda di Karl Hyde in ottima forma che si dipana sulle tipiche percussioni Techno a cui il gruppo ci aveva abituati, ma fin dal primo scoccare di ritornello la mente mi torna alla copertina del cd, sento in lontananza una leggera puzza di "commercialata" ma lascio scorrere... fino a quando le seguenti due tracce non mi danno conferma dell'intento coatto/dancereccio dei nostri beniamini. Descritte da qualcuno (anzi, da molti) come le più belle dell'album "Always Loved A Film" e "Scribble" sembrano a mio avviso uscite da una versione abbellita di "Striscia La Compilation", con un suono di Synth da tormentone per 15enni urlanti con birra in mano (avete presente le Hit dance-tamarre anni '90 della bella Corona?, ecco.. ascoltate il ritornello della seconda traccia, "Heavenn heavennn heavennn heavennn" mio Dio pietà! Non ho più 16 anni!!!!), che sia chiaro comunque.. il paragone riguarda solo il tipo di composizione e non i suoni in sè.. perché la qualità sonora degli Underworld è sempre stata impeccabile, e la voce di Hyde non smette mai di trascinare ( l'appena criticata "Always Loved A Film" ha comunque un'ottima parte vocale nelle strofe) purtroppo è il plot dell'album che non va, o almeno non va per me.. che sono abituato ad altri (loro) suoni.. Decisamente più cupi e intensi ("Dark e Long" grandioso punto di non ritorno).
In queste nuove canzoni ammiccanti a Gigi D'agostino (e questa battutaccia non la prendete troppo sul serio..) spuntano un paio di piacevoli sorprese come "Hamburg Hotel", psichedelico e ipnotico pezzo costruito su una base drum'n'bass (più bella di "Scribble") che per un attimo ci riporta ai bei tempi , e infine il brano che non ti aspetti in un album così, quella splendida "Louisiana" con pianoforte, Synth e la voce malinconica di Karl Hyde (brano accompagnato anche da un ottimo videoclip). Forse non siamo ai livelli di "Toungue" che riusciva a scioglierti sul pavimento, ma l'impatto di "Louisiana" dopo la carrellata di suoni danzerecci del sabato sera è abbastanza spiazzante.. se non sconvolgente.
Riguardo la sessione pista da ballo (ovvero sei pezzi su nove), non tutto il male vien per nuocere, e se vogliamo fare una selezione qualitativa dei pezzi dance vengono fuori lavori più che discreti, come l'ottima orchestrazione elettronica di "Between Stars" trascinante e con sintetizzatori dal suono epocale (ennesima lezione imparata dai New Order). Una nota a parte per "Moon In The Water" che se pur non risulta troppo elaborata nell'arrangiamento è di sicuro la piccola perla dance dell'album, timbro di cassa marcato ma ascoltabile benissimo da seduti, il ritornello in tastierina elettronica si appiccica addosso come una colla e dopo due/tre ascolti non ti esce più dal cervello. Qui ritroviamo veramente la classe Underworld.
In definitiva "Barking" è un ritorno qualitativamente buono ma stilisticamente fuori binario. Un passo avanti rispetto al precedente "Oblivion With Bells" ma due passi indietro rispetto ai loro cavalli di battaglia.
Una precisazione però va assolutamente fatta, altrimenti potrebbe sembrare una recensione quasi negativa: un album elettronico di questi livelli nel panorama attuale si trova molto difficilmente! Ora come ora.. il migliore in giro.
Essendo uno che gli Underworld non li scarica da internet, consiglio l'edizione CD/DVD dove i nostri (sull'ondata degli ultimi Chemical Brothers ed altri precedenti colleghi come Lemon Jelly) accompagnano le loro canzoni con videoclip e video visual. Consiglio la visione del DVD soprattutto per i bellissimi video di "Moon In Water", "Louisiana" e il divertentissimo "Diamond Jigsaw" (con un'idea simile al video "Da Funk" dei Daft Punk).
Un ritorno.. colorato.
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