Karl Hyde e Rick Smith rappresentano un fondamentale connubio di menti per la musica elettronica. Calpestando appieno il periodo dei rave party in Inghilterra, rivoluzionarono la club culture mostrando (tra le tante cose) nel loro modo di fare principalmente techno music un non indifferente portamento da rock band. Non è lecito parlare di techno dai bordi ben definiti, infatti la somma tra le loro composizioni ed esibizioni scoprono anticipatamente diverse carte dei futuri (ed abbastanza imminenti) trip-hop e drum e and bass, evolvendo in uno stile inconfondibile e di riferimento.
Il loro mondo è composto da lunghissime scalate sonore che rendono la realtà rarefatta, tra innumerevoli minuti di patterns in continua evoluzione tra pile di layers a filtrare i sensi all'ascolto di una musica decisamente allucinogena. Le loro strutture vanno dalla lenta ed impercettibile progressione di suoni propri di una techno che sembra non partire mai, alla distensione totale di composizioni chillout. Le ossessive ed insistenti ritmiche tanto eteree quanto robotiche, l'incredibile ricerca nella mutevolezza di una stessa canzone e melodie che non si smarriscono mai sorreggono la musica di questo indelebile duo. Le canzoni degli Underworld ergono grattacieli in un corteo suburbano di suoni, sono estremamente atmosferiche, talmente sfaccettate e caleidoscopiche da regalare un'obbligatoria trance mentale.
Ed anche ascoltando Born Slippy .NUXX è impossibile non sentirsi trasportati altrove. Si ha a che fare con un inno, uno spartiacque per un genere musicale rimasto "nell'underworld" fino ad allora. Da non confonderlo con il precedente singolo Born Slippy, Born Slippy. NUXX (l'aggiunta del suffisso fu dovuto ad un errore informatico, e fu così deciso il titolo), è un singolo che vede la luce lo stesso anno in cui gli Underworld fanno uscire la loro quarta fatica (1996), un LP che è degna continuazione del loro capolavoro uscito due anni prima.
Ma mentre nell'LP l'evoluzione del loro suono matura una vena ancor più ambientale con iridescenze di soft drum and bass e venature IDM, il singolo si pone in maniera decisamente diversa rispetto a questo progressivo andamento. Un brano nato per scherzo, propone una musica catartica e liberatoria nel suo nostalgico incedere. Domina e si rende distintiva del singolo nella principale versione della canzone una voce che sembra viaggiare secondo lo stream of consciousness di una mente alienata, a metà tra cantato e parlato, tra l'accusa e la consolazione, quasi priva di ogni espressività. Con diversi remix in base alla nazione di pubblicazione, il lavoro si struttura proponendo in tante salse la versione principale del singolo, incastrata dal destino nella colonna sonora dell'affresco di una gioventù vuota e senza stimoli che fu il film Trainspotting (1996). In questo modo è diventata una canzone che molti non sanno di conoscere.
Questo lavoro fece svettare nelle classifiche la techno ed una volta per tutte gli Underworld. Trovo in tutto questo una colpa: aver calpestato e condannato al dimenticatoio quel fantastico disco che fu Second Toughest in the Infant. Probabilmente la canzone techno più famosa degli anni '90, in tutti i suoi pregi ritengo che non rappresenti a dovere lo stile del duo, rimanendo qualcosa di esemplare nella sua importanza meno musicale.
Drive boy, dog boy, dirty, numb angel boy
In the doorway boy, she was a lipstick boy
She was a beautiful boy and tears boy
And all in your inner space boy
You had chemicals boy, I've grown so close to you
Boy and you just groan boy
She said, "Come over, come over", she smiled at you boy.
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