Il titolo di questa opera è difficile da memorizzare, ma impossibile da dimenticare, come è impossibile dimenticarne i suoni, le idee e la bravura di questi tre geniali musicisti. Trovare un appassionato o anche un conoscitore di questo gruppo in Italia, specialmente tra i giovanissimi d'era moderna, è come trovare la punta di un ago miniaturizzato in un pagliaio di 5000 metri quadri! Quindi si potrebbe fare un esperimento: prendere un qualsiasi giovane o un ascoltatore di musica elettronica da nuovo millennio, mettergli un paio di cuffie potenti e sparargli a manetta "Dubnobasswithmyheadman", la frase che sentirete udire è "woow di chi è questo NUOVO album? Questi spaccano alla grande!" "NUOVO ALBUM"! Questo è quello che si pensa ascoltando il disco, dopodiché si volta la copertina e si legge "1993" ed a quel punto non si può non esclamare la parola "CAZZO!!!!"
Il nome del gruppo che ha dato alla luce questo album incredibilmente all'avanguardia si chiama Underworld, un nome che se pronunciato oggi richiama più un certo film uscito qualche anno fa, che un gruppo musicale. Peccato! Sentire ancora adesso un pezzo come "Mmm Skyscraper I Love You" è un esperienza sensazionale. Si rimane spiazzati di fronte a quei suoi avanguardisti, a quel ritmo Techno ipnotico che improvvisamente ti abbandona lasciandoti tra fraseggi desolati e ritmi suadenti. Innesto perfetto tra sensibilità post rave e umori rock. Per non parlare di un capolavoro elettronico come "Cowgirl" incredibile pezzo infarcito da uno Shuffle robotico che fa furore! Diciamoci la verità.. le sonorità anni 90 ci sono... ma non rimangono ferme nel tempo, non è un disco revival, i pezzi sono attorniati da tappeti sonori e strumentazioni che suonano almeno 10 anni avanti! Come minimo si ha l'idea di ascoltare un disco del 2001.
Da insipida band techno pop anni 80 a rappresentanti e pionieri di una delle più riuscite sintesi tra elettronica e canzone. Tutto questo grazie alla nuova formazione del gruppo dopo lo scioglimento di quello anni ottanta. L'ingresso nel gruppo di Dj Darren Emerson, Karl Hide e Richard Smith ha dato alla luce qualcosa di veramente esplosivo, una dinamite sonora rimasta inalterata nel tempo, un idea eccezionale ancora non eguagliata neanche dal gruppo stesso. (Nonostante l'ottimo "Beaucoup Fish" del 1998).
La traccia d'apertura "Dark & Long" può inizialmente ingannarci... infatti alle prime battute ascoltiamo quel "Tunz Tunz" di sottofondo che ci fa credere per un attimo di trovarci di fronte all'ennesimo album di musica Techno... eppure.. bastano 25 secondi per ricredersi.. il pezzo si arricchisce di suoni echeggianti, arrangiamenti pop/rock avveniristici, avvolti da un atmosfera da club anni 2000, la voce, non campionata, ma direttamente dalle corde vocali di Karl Hide, dona un atmosfera cupa ma allo stesso tempo suadente... tutto risulta ipnotizzante, il gioco dei tempi, i suoni che si sovrappongono al posto giusto nel momento giusto.. si ha a che fare con un senso del ritmo pazzesco, e tanta conoscenza musicale. Quello che spiazza l'ascoltatore sono le idee.. ce n'è una ogni 25 secondi! Un fraseggio, un suono, un effetto speciale, uno strumento particolarmente elaborato... tutto crea ritmo, tutto diventa musica... tutto riesce a stregarti! Balli, balli molto.... Ma se ti siedi, perché sei stanco.. ti rendi conto che puoi anche ascoltarlo senza ballare.. perché si tratta di buona musica, perché c'è un pezzo come "Tongue" che mischia fraseggi blues e arie ambientali, perché c'è il finale di "Mmm Skyscraper I Love You" che lascia attoniti! Nove pezzi in tutto che rendono questo album un capolavoro nel campo dell'elettronica moderna, un disco che ti fa dimenticare la data in cui è stato fatto. I successivi lavori del gruppo non hanno più raggiunto tali livelli, nonostante le loro portentose architetture sonore siano andate negli anni a migliorare. (premetto che non ho ancora ascoltato il loro ultimo album).
Dopo "Screamadelica" dei Primal Scream, prima di "Leftism" dei Leftfield e prima di "Exit Planet Dust" dei Chemical Brothers, questo è uno degli album che più ha saputo avvicinare il Rock al mondo dell'elettronica.
Capolavoro ipnotico.
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