1977, un anno significativo per il mondo della musica, famoso per lasciare segni profondi soprattutto nell´attitudine musicale. Ma a parte le attitudini cosa é rimasto? Del punk poco mi interessa, del rock in opposition, molto da scoprire ancora, come gli Univers Zero ai quali mi avvicino in questi giorni con il loro primo disco uscito giustamente in quell´anno....
No, non ci siamo...ricomincio...
Ho qualche minuto libero a casa da solo, finalmente posso ascoltare qualcosa sullo stereo e percepire le vibrazioni nell´etere, il suono nello spazio. É sempre piú raro trovare questi momenti, condannato ormai alla mia simbiosi con le cuffiette con le quali scambio musica con cerrume.
Prendo posizione: seduto su di un puff fatto con bottiglie di plastica. Mi piazzo frontalmente alle casse, lasciando alla parete alle mie spalle mezzo metro di distanza per annullare una fastidiosa rifrazione del suono. Parte la prima traccia, "Le Ronde", comincia che sembra una marcetta sostenuta da rullante e dal gelatinoso timbro del fagotto, poi la ritmica si complica in intrecci che sostenengono il volo spigoloso degli archi. Penso subito agli Henry Cow e ai King Crimson senza piú elettricitá e immersi fino al collo dalle avanguardie del ´900. É un viaggio emozionante che sempre piú di rado mi capita di fare.
6 minuti e 35 secondi, la porta si apre, entra mia moglie con mia figlia. L´incantesimo si spezza improvvisamente, nell´espressione di lei cambia anche la percezione della musica che in sua presenza diventa troppo osata, stonata e fastidiosamente dissonante. Metto in pausa...
Non sono ancora soddisfatto...
Magari dovrei essere piú tecnico e descrittivo, nominare Bartok, che fá molto fico e pure Stravinsky dai. Parlare poi del rock in opposition e delle influenze progressive é assai importante...
Peró il sommo G indicó il cammino della soggettivitá e allora forse potrei descrivere le mie emozioni...
Pensandoci bene peró non ho gran voglia di farmi ´ste seghe mentali. A me 1313 piace cosí come suona, potrebbe passare per qualsiasi epoca musicale e uscirne incolume. Le pippe mentali le lascio tradurre in musica da Daniel Denis e dagli altri Univers Zero. Io umilmente godo nel farmi trasportare in terreni sconosciuti; devi sempre guardare dove metti i piedi, non come tante altre musiche che sai giá cosa succede dopo, come nei film di Hollywood.
Vabbé, sto perdendo l´ispirazione e fa´ un pó cagare come rece, ma la mando lo stesso, giusto per leggere i vostri bei commenti, che almeno tre di voi sono sicuro che piazzeranno. Adesso vado, che mi rimane il resto della discografia da ascoltare. Abbracci universalmente azzerati a tutti.
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