Tre brani, tre frustate: nella migliore tradizione.
Capisaldi del più burbero noise-rock della grande mela, l’efferato trio Unsane s’era dato alla macchia già da qualche anno. Riemergono dal nulla al termine di quello scorso con un nuovo interessante progetto para-discografico e soprattutto con questo leggiadro singolino segnatamente spakkaossa.
11 minuti, tre bordate: nella migliore tradizione.
Per chi ne ha seguito le malsane gesta fin dalla obnubilata notte dei tempi, è bello vedere che Mr. Spencer e compari siano sostanzialmente rimasti i medesimi sordidi, feroci ma soprattutto efficaci e vivi deturpa timpani (con classe) di sempre.
Quel che giova maggiormente noi arcaici giovani del millennio scorso è il prendere atto che questi bifolchi conoscano con precisione il significato di un termine, spesso poco o male frequentato in ambito musicale (e non solo): coerenza.
Che non significa necessariamente ricalcare stancamente se stessi ma ribadire da dove sei venuto e prendere atto dove adori sguazzare tuttora.
Nella putrida melma fino al collo: nella migliore tradizione.
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