Sarebbe troppo facile etichettarli come gruppo noise. Si è spesso pensato a loro come inventori del noise rock, e non me ne vogliano gli Helmet, è un’affermazione per certi versi attendibile. In realtà però, gli Unsane negli anni hanno saputo diffondere un verbo ben più profondo di quello che gli si è voluto cucire addosso. Con un approccio del tutto naturale alle loro composizioni, si sono distinti sempre e comunque da qualunque altro gruppo, album dopo album, dimostrando non di rado una classe invidiabile nel saper manipolare la musica noise. Una classe che deriva dall’amore spassionato per AC/DC e Black Sabbath, e per tutto il grande rock targato '80 che è stata la base fondamentale su cui costruire il "rumore", o meglio dire il tipico Unsane riffing.
E, prima che iniziassero a verificarsi seri problemi all’interno del gruppo (come lo scioglimento del 2000 dovuto a pressione da 200 date l’anno, e la conseguente reunion), "Scattered, Smothered & Covered" usciva nel pieno del loro splendore. 1995: a metà anni '90 il noise prendeva forma stabile. Così questo gioiellino metteva in chiaro una volta per tutte chi erano gli Unsane e dove volevano andare a parare. Chitarre pesantissime, quasi asfissianti. Un basso slabbrato e deragliante. Una voce filtrata e psicotica. Una batteria secca e nervosa. Come si vede del resto dall’iniziale "Scrape": riff assassini, spesso lenti e disturbanti, vengono accompagnati da un tipico andamento "rock style", che però nel suo incedere solleva un polverone sonoro che può avere solo due effetti: puoi soffocarci dentro, o puoi godere come un matto in mezzo a tutto quel "rumore". Nel mio caso, la seconda ipotesi.
Pezzi tranquilli e scanzonati si alternano ad altri da camicia di forza, o ad altri ancora così lenti e soffocanti che sembrano quasi rimandare a dei Darkthrone in salsa noise. Per chiunque voglia conoscere questo meraviglioso genere musicale, o avvicinarsi agli Unsane per la prima volta, consiglio caldamente quest’album. Ovviamente, lo consiglio anche a tutti gli altri. In ogni caso, devastanti.
Carico i commenti... con calma