Se siete arrivati al fine settimana stanchi. Se avete la testa piena di cose superflue. Se avete la testa vuota. Se volete spegnere tutto. Se volete sfogarvi con un riff anni '70, a tutto volume, dentro la vostra Ritmo arancio a più di cento all’ora (addirittura), in autostrada, con il vento nei capelli (per questa parte consiglio di aspettare maggio), io ho quello che fa per voi. C’è solo da trovarlo (non è facile come sembra), scartarlo, metterlo nel lettore e non lo lascerete più. Almeno per i fine settimana di cui parlo. La vostra Ritmo fila via veloce mentre la casse pompano a tutto volume la prima canzone. Canzone? Bomba! Un riff fendente vi colpirà in pieno in mezzo alla fronte scompigliandovi la pettinatura ingellata. A questo punto, il vostro piede, d’istinto, spingerà il potente mezzo verso i 120 km/h... Puzza di gomme bruciate. Il gomito, a mo' di alettone laterale sporgente dal finestrino, tenta di tenere attaccato all’asfalto il vostro mostro.

Il groove di "Sister Havana" è fenomenale. Anni '70, Queen, Kiss, Cheap Trick, Grand Funk, Ted Nugent, Boston e Nirvana (ma felici) in unico calderone fumante. Per comprendere di che pasta sono fatti i nostri, skippate direttamente alla traccia numero 7 e resistete i 4 secondi iniziali, poi datemi una risposta (non sbagliate l’ordine dei numeri). Che vi dicevo? Ora la vostra Ritmo sferraglia furiosa lungo l’autostrada al ritornello bestiale. "Tequila Sundae" ci appiccica alla finta pelle del sedile lasciandoci senza fiato. Ma siamo giovani e proseguiamo indefessi, dritti come fusi, con "Erica Kan"e. Chitarrone, bassi, rulli, batteria, stridore, puzza (di che questa volta?). Non crederete ai vostri padiglioni auricolari. Ma questa musica proviene dall’epoca grunge? Positive Bleeding?? La testa, con movimento ritmato e ondulatorio, avanti e indietro, tipico dei rocchettari andati a male, fa svolazzare i vostri capelli nell’angusto abitacolo frustando il clacson ricoperto di pelle di daino. Dal posteriore dell’amata vettura esce fumo grigiastro e dall’odore tipico di barbecue andati a male. La corsa è finita. E la splendida e dissonante "Dropout", cavalcata anestetica, ci fa rilassare pensosi (esagero), ammirando atonicamente i miseri resti degli incauti animaletti volanti incontratisi disgraziatamente con il trasparente parabrezza del bolide, ora fluorescente, alla luce vinaccia del tramonto…

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