Ogni metallaro che si rispetti non può assolutamente non conoscere i Vader, una delle formazioni death metal più importanti degli ultimi 15 anni, alla pari di gruppi diventati praticamente delle istituzioni nel metal quali Death, Carcass e Morbid Angel. La band polacca ha rivoluzionato il genere ponendo fine ad ogni barriera tra death e thrash, creandosi uno stile del tutto personale nel modo di suonare e nel cantato (in growl, naturalmente). I Vader però, in questi ultimi 3-4 anni, sembrano essersi un po' smarriti per strada per via delle recenti releases, ovvero "Revelations" del 2002 e "The Beast" del 2004, dischi solamente "tiepidi" se messi al confronto con veri e propri capolavori di devastazione sonora come "De Profundis" e "Litany", rispettivamente del 1997 e del 2000. È anche vero che, sebbene gli ultimi due Long Play dati alle stampe non siano il massimo, gli EP pubblicati in questi 3 ultimi anni possono essere tranquillamente collocati tra le uscite migliori del gruppo, ovvero "Blood" del 2003 e questo "The Art Of War", uscito a novembre del 2005. Non è stato sicuramente un periodo facile per i Vader: vista constatata la morte del loro caro batterista Doc, il gruppo ha dovuto rimpiazzarlo con un altro drummer, Daray, dalle caratteristiche abbastanza simili a quelle del precedente.

Un coro d'archi introduce perfettamente alle atmosfere oscure e militaresche del disco, sorretto alla fine da una batteria che dà forza all'immagine di un enorme esercito pronto all'attacco. Un brano visionario, coinvolgente ed inquietante: "Para Bellum" è un'introduzione perfetta a ciò che verrà dopo. Con "This Is The War", il primo vero e proprio brano, l'esercito sfora il primo attacco e la guerra scoppia in un turbinio di riffs devastanti sorretti da blastbeats che rimandano addirittura al black metal di gruppi come i Marduk. È il caos più totale: urla di soldati feriti, morte e distruzione si spandono a macchia d'olio nel territorio e i loro effetti devastanti continuano anche nella successiva "Lead Us!!!" che continua il discorso intrapeso incrementando la violenza a suon di batteria sparata alla velocità dei proiettili di un mitragliatore contro i nemici. E dopo l'intermezzo "Banners On The Wind" arriva "What Colour Is Your Blood?", probabilmente il miglior pezzo del lotto, un brano in pieno stile Vader dove la prima parte, veloce e violenta, lascia spazio ad un'altra più "lenta", ma sempre all'interno dello stesso contesto, per poi riprendere con la cavalcata sonora iniziale fino alla fine. "Death In Silence" è la bomba atomica che viene sganciata alla fine della guerra, la perfetta conclusione di questo sanguinario EP, che con i suoi blastbeats paragonabili alle radiazioni dell'ordigno non fa altro che devastare tutto e tutti, sia soldati che civili. La morte si propaga a macchia d'olio e solo alla fine, quando sono morti tutti, si conclude questo massacrante mini-cd di soli 14 minuti.

In conclusione, "The Art Of war" è un'ottima prova, non certo un capolavoro, ma sicuramente con questo nuovo lavoro la band potrebbe cominciare ad esplorare orizzonti diversi, in modo da evolvere ancor di più il loro stile. Nell'attesa di un eventuale nuovo album, questo antipasto è più che sostanzioso... "This Is The War!!"...

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