Come sedere al tavolo della cucina, bevendo un caffè, il ritmico tintinnio del cucchiaino sulla ceramica. Aria di casa. Atmosfera sobria, sottile, eterea ma fragrante, mai noiosa.
Come Erri De Luca e Hanif Kureishi che discutono di Carver, in un bar della Bassa, poca nebbia fuori, rumori ovattati dalle campagne circostanti.
Come ritrovare degli amici, che non vedevi da un po', che sono cresciuti, maturati, senza perdere la scintilla, l'estro che tanto ti piaceva di loro.

Questo è stato ascoltare il nuovo disco dei Valentina Dorme.
Era dall'uscita di Capelli Rame che attendevo questo momento: come chi torna a casa dopo un lungo viaggio, ho subito fatto un giro nelle stanze... 11 canzoni che galleggiano tra il miglior cantautorato italiano e le sirene distorte di certa America (Sonic Youth) e di certa Italia (Marlene Kuntz) ma che sono soprattutto Valentina.
La voce di Pigozzo Favero è più matura, più coraggiosa a cercare nuovi percorsi: le chitarre lo seguono, su testi mai banali, spesso spiazzanti.

Piccole grandi perle: Il mare, Teatro Leggero, Canzone di lontananza, L'amore a 30 anni... dove raggiungono vette impensabili per la media dei gruppi (non solo italiani). Dulcis in fundo, "Il giorno 303" è quello che non ti aspetti: Valentina che gioca con i computer. Un azzardo forse, ma il risultato è lì, a ricordare che la classe non è acqua e ad aprire (forse) nuovi orizzonti alla ragazza che dorme.
Che dire... fa piacere riabbracciare vecchi amici! A voi non posso che consigliare di spendere pochi € (io l'ho pagato 13) per aggiungere qualcosa di unico alla vostra collezione di CD.
P.S.: anche il sito dei Valentina è bellissimo... vi consiglio una visita.

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