Ci sono cantanti che reduci da un tormentone  vengono messi nel dimenticatoio. Per questa particolarità sono poco considerati da una buona parte della critica, ma a distanza di anni le loro canzoni conservano una forza incredibile, riuscendo a portare indietro il tempo. Una di queste è Valeria Rossi, memore del successo di "Tre parole", brano azzeccatissimo e godereccio, con la sua forza è riuscito ad arrivare in tutti gli angoli della penisola, scanzonato e fresco come l'estate. In quel periodo anche io canticchiavo quel ritornello, a spasso con il mio motorino, alla ricerca delle tre parole della canzone, sole,cuore e amore.

L'album che contiene il brano  è "Ricordatevi dei fiori", opera prima della nostra, bel concentrato di suoni melodici. Il classico cd hai voglia di sentire quando cerchi dalla musica un pò di serenità e che metti nella valigia prima di partire per il mare,  insieme a qualche altro album di facile ascolto. L'ho sentito  per la prima volta a casa di una mia amica e con franchezza mi aspettavo un lavoro proprio così, sarei rimasto stupito se avessi sentito qualcosa di diverso. Canzoni come "Tutte le mattine", "Come un girasole" e "Pensavo a te" sono discrete. In fin dei conti si lascia ascoltare e non stanca, ma è consigliato solo a chi ama ascolti armoniosi.

Bene, come esordio, se si considera che all'interno dell'album c'è "Tre parole" che in fin dei conti resta il brano più bello. Oggi questo lavoro è da rivalutare, cercare di risentirlo, per dare di nuovo importanza ad un opera che merita. Penso che sia necessario riscoprire il passato prossimo della musica, specialmente quella italiana che è ricca di belle canzoni che avvalendosi di un giusto momento riscutono successo, sta a noi recuperarle e farle di nuovo nostre, perchè in loro si annidano i nostri ricordi.

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