Crescere con i videogames è di sicuro qualcosa che, da vent'anni a questa parte, è diventato imprescindibile per un vero nerd.
Quelli come me che hanno vissuto l'era del Game Boy, del Sega Saturn, della Playstation 1 e dei primi sistemi operativi post-Dos-era, conoscono perfettamente l'evoluzione grafica dei videogames e soprattutto dei generi.

Con l'avvento di Doom e del suo parente Wolfenstein 3d, ci siamo pian piano introdotti in un mondo digitalizzato in prima persona: una vera e propria rivoluzione videoludica. Mentre tutto ciò che avevamo visto prima si limitava magari ad uno schermo dove sparare con una pistola di plastica con puntatore ottico a delle papere (il massimo dell'effetto prima persona assicurato dalle prime consolle), con l'avvento dei primi Fps (First Person Shooter/ Sparatutto in prima persona) il giocatore ha iniziato per la prima volta ad immedesimarsi all'interno del gioco ed a provare le inquietudini ed il rischio del personaggio comandato.

Il figlio di Doom e Wolfenstein 3d fu Quake, altro capolavoro costruito con un nuovo motore grafico, più potente dei predecessori, in grado di rendere finalmente gli ambienti ed i personaggi semi-realisti e tridimensionali. Ciò che mancava a tutti questi giochi tuttavia, non era certo l'ambientazione originale o la varietà dei mostri. Il problema era sostanzialmente l'assenza di una trama. Il protagonista uccideva mostri sempre peggiori, passava i livelli, scopriva antri segreti ma non sapevamo nulla di lui o del perchè fosse lì, se non da alcuni piccoli trafiletti scritti con caratteri illegibili che apparivano a mò di trama prima dell'inizio della partita.

"Half Life" è il primo vero passo in avanti nella storia degli Fps. Ha posto la cesura fra il passato ed il presente degli sparatutto.
Half Life è stato creato ed ideato da Gabe Newell ed il suo team di programmatori sotto il marchio Valve. Gabe Newell lavorava presso la Microsoft ed aveva avuto modo di sviluppare già diverse architetture dei primi sistemi operativi Windows. La sua idea di realizzare un videogame innovativo comportava un grande rischio. Avrebbe dovuto investire tutto ciò che possedeva al momento del licenziamento dalla Microsoft in questo progetto: Half Life. 
A quanto pare gli sforzi furono tali da permettergli di raggiungere il risultato sperato ed andare oltre. Pubblicato nel 1998 dalla Sierra, il gioco sbanca definitivamente negli anni a seguire, ottenendo oltre 50 premi come "Game of the Year" e vendendo più di 2,5 milioni di copie.

La novità di Half Life sta soprattutto in tre elementi:
1) La storia: raccontata durante il gameplay dai personaggi secondari del gioco, a causa dell'assenza di filmati introduttivi e del 'mutismo' del protagonista Gordon Freeman
2) L'intelligenza artificiale: ovvero il grado di interattività dei nemici e dei personaggi secondari rispetto all'ambiente di gioco ed al protagonista. Questa era ovviamente già presente nei precedenti Fps, ma era piuttosto  grossolana. In Half Life (per fare un esempio), se vado contro un mostro, non è detto che lui venga incontro a me per uccidermi.
3) Il motore grafico: ripreso e modificato dal motore grafico di Quake, regala ambienti, personaggi ed atmosfere metafisiche, perfettamente in accordo con il tema del gioco. A distanza di anni, è tutt'ora il mio motore grafico preferito, di lunga più accattivante di tutti i realismi dei giochi attuali.

La trama si snoda principalmente nella main location del gioco: la Black Mesa, un complesso di ricerca che ricorda vagamente l'Area 51, totalmente attorniata dal deserto. 
Veniamo introdotti nella struttura attraverso una monorotaia senza sapere da dove siamo stati prelevati e perchè. Sappiamo solo che il nostro protagonista è Gordon Freeman, un ricercatore associato in fisica, assegnato al reparto materiali anomali.
Il resto della storia non sarò io a raccontarvela.
Se l'avete giocato la conoscete. Se non l'avete giocato (dovete farlo!) ve la gusterete.

Dopo averlo rigiocato per anni posso di sicuro affermare che "Half Life" sia il miglior videogame mai realizzato
Le seguenti espansioni realizzate da altri team affiliatisi poi alla Valve presentano diversi punti di vista e protagonisti della trama principale portata avanti da Half Life. Queste espansioni sono:

Opposing Force
Blue Shift

Sono inoltre state realizzate due mod di Half Life in versione online, che all'epoca nessuno avrebbe mai creduto sarebbero diventati (dopo alcune modifiche) gli Fps online più giocati sul pianeta.
Le mod sono:

Counter Strike
Team Fortress

Io vi lascio (spero) con la curiosità o la nostalgia di riprendere in mano quel ciddì impolverato riposto in qualche cassetto o collezionato immacolato su qualche credenza per installarlo nuovamente nel vostro pc. 
Segnalo inoltre la possibilità di riscattare su Steam l'intera collezione di Half Life più espansioni e mod, inserendo il codice seriale di Gunman Chronicles (altra vecchia mod di Half Life) o quello di Half Life stesso nella sezione 'Attiva Gioco'.

Spero di non aver osato troppo recensendo questo capolavoro, ma è stato unicamente un tributo personale dettato da profonda passione.

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