Nel 1970, subito dopo "The Least we can do is wave to each other", per qualcuno il loro primo vero disco, i VDGG pubblicano "H to He Who Am the Only One". Si tratta di un lavoro che si pone fra i classici della loro discografia e in cui troviamo l'illustre presenza come ospite di Robert Fripp dei King Crimsonh presente, con la sua chitarra, in "The Emperor in His War Room".

L'album si apre con uno dei classici del gruppo più amati dai fans ovvero "Killer", brano molto efficace e di immediato impatto che si caratterizza con un "riff" dirompente di sax e organo e con la voce "espressionista" di un Hammill qui al meglio delle sue potenzialità vocali. Il brano narra la storia di un mostro degli abissi parlando di amore e morte. La successiva "House With No Door" è una ballata gotico--romantica molto dolce (ma pervasa da un’atmosfera di morte) con Hammill che si cimenta al piano accompaganto dal flauto di Jackson: ci troviamo di fronte ad un altro classico senza tempo dei VDGG, un brano che si avvale di una melodia struggente e poetica molto efficace che sfiora il sublime. A me l’atmosfera ha sempre ricordato i racconti di Edgar Allan Poe.

La seconda parte dell'album si caratterizza per la presenza di tre mini-suites, a testimonianza del fatto di come il gruppo stesse ponendo le basi "programmatiche" del disco seguente inserendosi, anche se in modo del tutto peculiare rispetto alla concorrenza, ai gruppi coevi dei periodo come ELP, Yes e Genesis."The Emperor in His War Room" (con l’apporto del citato Fripp) e "Lost" sono frastagliate e a tratti parossistiche, anche se "The Emperor…" risulta più compatta e coesa: l’atmosfera è sepolcrale e da fantascienza nera. "Pioneers Over C" è invece una lunga epopea fantascientifica che si apre con il sibilo di un oscillatore per poi dispiegarsi in modo epico grazie alle sonorità dell'organo siderale di Banton e ai testi apocalittico-cosmici di Hammill che rivela ancora una volta la statura del suo "songwriting".

In sostanza si può considerare "He to H.." il disco della consacrazione internazionale dei VDGG che di li' a poco sfonderanno definitivamente presso il pubblico grazie al capolavoro epocale di “Pawn Hearts"

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