Secondo episodio della storia Van Halen (e già si capiva dal titolo), questo disco procede l'avanzata di una band ma soprattutto il consolidamento della figura del guitar hero Eddie sul finire degli anni '70.
L'album prosegue sulla stessa scia di quello di debutto del gruppo, suo predecessore, ma a mio avviso un gradino sopra. Infatti al di la dell'ovvia innovazione dovuta alla tecnica di chitarra mai ascoltata prima di allora, al primo album dei Van Halen mancava qualcosa, che con questo successivo è stata aggiunta. Purtroppo poi, però, gli album successivi dei Van Halen (o se vogliamo l'intera produzione) si è mantenuta sempre sullo stesso livello per quanto riguarda lo spessore e la caratura della musica. Questo "Van Halen II" diverte e piace con il suo andamento tipicamente hard rock intriso di melodia. "You're No Good", con il ritornello in cui voce e chitarra sono all'unisono, "Dance The Night Away" e "D. O. A." dai ritornelli accattivanti, sono pezzi che non possono non piacere a tutti gli amanti del genere. Se a questi poi si aggiunge "Spanish Fly", pezzo di chitarra classica in cui Eddie fa (altro) sfoggio del suo talento eseguendo dei fraseggi un pò spagnoleggianti per ricondursi (come solo lui sa fare in tutti i modi) alla arcinota parte in tapping di "Eruption", il quadro è davvero completo. Quest'ultima, incredibile, passi l'elettrica, ma "tappare" sulla classica ed ottenere quell'effetto, non credo sia cosa di tutti. Al di la di ciò l'album è semplicemente composto dagli stessi elementi che hanno sempre caratterizzato la musica dei VH, ed in generale del tipico hard rock nel più tradizionale degli schemi. Voce graffiante, chitarra inimitabile e discreta sezione ritmica. Tutto a supporto di testi un pò scontati e da tematiche a volte banali. Se a tutto ciò fosse stato aggiunto un tantino di ricerca, dai VH avremmo avuto dischi di ben altro calibro, cosi come ho già detto all'inizio. In ogni caso questo va considerato senza dubbi come la riconferma di un nuovo stile che alla fine dei '70 proponeva lo svecchiamento della chitarra rock, per proiettarla verso un nuovo modo di intendere la chitarra come strumento solista.
Carico i commenti... con calma