Questo accorato appello è rivolto a te! Sì, proprio a te, che sei capitato per caso sul sito di Debaser, mentre cercavi materiali ferrosi su internet per la tua ditta di profilati in alluminio e ti sei ritrovato davanti una recensione sui Metallica. E la tua vita, dopo alcuni anni di scivolosa indeterminatezza, sembra essersi posata su quelli che un opinabile scrittore definirebbe i "binari della tranquillità". Sei sempre stato "figlio devoto, sposo fedele e padre esemplare", com'è scritto su certi cenotafi di provincia. Certo, qualche scappatella, di tanto in tanto... ma la vita è così, no? Settimane susseguitesi scandite da doveri e piaceri: il sabato a giocare a Burraco con gli amici, il cinema d'essai il venerdì, il giovedì il calcetto con gli amici, la domenica a pranzo dai suoceri con il sottofondo di Mara Venier e del servizio buono, il martedì e il mercoledì seduto in poltrona a seguire "Pressing Champions League" coi servizi di Daguanno, le cosce della Fabiani nascoste da un'esigua minigonna e le tue ammantate dal primo plaid a prevenire gli iniziali accenni di artrite. Dev'essere quel lunedì libero, che t'ha fregato, dannazione...
La musica ti piace da sempre. Autori selezionati in anni di ascolto meticoloso. Che so... Phil Collins, Simply Red, Ligabue, Sting, Zucchero, Giorgia, qualcosa di Venditti, "che all'inizio - come dici tu - ha fatto delle cose buone" ("come Mussolini?", ti chiederei io...). Insomma... quella che in una parola, non senza un accenno di snobismo, si potrebbe definire "musica da Volkswagen Golf". A casa, in uno stipetto ‘700 inglese, ostenti una collezione musicale degna di Red Ronnie, anche se per trovarvi un cd originale bisogna avere un culo indicibile, visto che l'ultimo l'hai comprato nel 1994 - te lo ricordi bene perchè era l'anno in cui Anna Falchi si rifece le tette. Da allora, hai smesso di entrare in un negozio di dischi "per boicottare le Meggior discografiche" - almeno così dici - e se lo fai, è solo per comprare un'autoricarica o una "cover" per il tuo telefonino.
Ormai, scarichi tutto da Internet col tuo nuovo contratto ADSL e un Pc degno del CNR. Un tempo, ti vantavi con gli amici al bar dei tuoi tempi "da casello a casello" o di certe prestazioni orizzontali sui cui sarebbe stato più signorile sorvolare... Ora ti pavoneggi come un bambino sui tempi di download degli album di Ofra Haza o Khaled. Eh sì... perchè negli ultimi anni, con grande preoccupazione delle persone a te vicine, hai cominciato a manifestare un imprevedibile interesse per quella che, rimpiendotene voluttuosamente la bocca, definisci "musica etnica". Ed è stato proprio questo apparentemente innocuo svago, ad aprirti le porte dell'abisso...
Qualche sera fa, alla Festa dell'Unità - mentre passeggiavi con i tuoi sandali maghrebini e la tua camicia di lino indiano alla ricerca dello stand in cui si teneva la rassegna "La Danza del Ventre come forma di protesta nelle popolazioni dell'entroterra tunisino" - che hai notato un banchettino la cui insegna recitava: "Scuola di ballo latino-americano". Avresti potuto far finta di niente... scivolare silenzioso nel tuo stand, che ti aspettava nel suo materno ventre coll'armonioso profumo dell'incenso. E invece no. ti sei avvicinato e hai preso in mano una copia del dèpliant informativo (altrimenti detta "brochure"), finendo per rimanere invischiato in una tela di ragno dalla quale non uscirai più. La ragazzetta - con tono suadente, accento argentino e perizoma in evidenza - ha cominciato a dipingerti un mondo dorato di fatto di "Vamos a bailar", "...hay muchas chicas...", Compay Segundo ed altre immagini da cartolina di Cuba. E tu sei entrato in uno stato catatonico e, subito, hai pensato a tutto quello che ti hanno raccontato i tuoi amici dei loro viaggi a L'Avana... Renato, il tuo amico d'infanzia, ti ha detto: "che paradiso... c'è tutto quello che un uomo può desiderare: Rum, sigari e donne!". Infatti, il buon Renato - conformemente al detto che attribuisce poteri devastanti a "Bacco, tabacco e Venere" - è tornato a Milano-Malpensa che stava tutto in un posacenere, Ricordi? E pensare che, solo qualche mese prima, insieme con la sua fiscalista, aveva vinto il premio come "Coppia della Serata" all'annuale convention di Sassuolo di amanti della Bachata....
Ma a tutto questo non hai pensato, no. Hai preso il volantino e l'hai portato a casa, insieme ad un mostruoso rinoceronte in scala 1:1 comprato presso il banco del commercio equo e solidale. Ora - dici - a settembre ti iscriverai al corso di "ballo latino-americano e caraibico".
Non farlo... sei ancora in tempo. Io ci sono stato, in una balera, o come diavolo si chiamano, quei posti lì.
Generalmente, sono situati in un posto il cui tasso di umidità rende Bangkok, al confronto, un luogo termale... sulle sponde di un fiume, accanto ad un laghetto per la pesca sportiva al luccio, dentro lo stabilimento da "Peppino a mare" sul litorale di Torvaianica. All'interno è tutto scritto in un rigorosissimo spagnolo del XVI secolo - e pertanto risalente alle scorribande di Hernan Cortès o a qualche apparizione a Telecinco di Raffaella Carrà - mentre le maestranze - fisicamente molto più appetibili di te e di me - ti portano via le donne e ti apostrofano in dialetto cubano, incomprensibile ai più ma molto espressivo, specie se utilizzato da un bellimbusto nero come la pece che espone braccia del diametro della tua coscia.
Le musiche poi sono tutte insopportabilmente liete e garrule. Facci caso: esiste una precisa funzione inversamente proporzionale fra PIL di un Paese e spensieratezza dei testi delle canzoni (riesci ad immaginare un'allegra canzone svizzera, ad esempio?...). Fattostà che, dopo dieci minuti di ascolto di siffatte melodie, viene voglia di sterminare una famiglia o di ascoltare Luigi Tenco o un Gino Paoli prima maniera. L'altra sera non ho resistito... ho preso il coraggio a quattro mani, ho avvicinato una ragazza e le ho chiesto a bruciapelo: "Ma perchè ti piace questa roba?". Lei, superato l'impatto - era dall'86, poverina, che qualcuno non le si avvicinava con intenzioni distanti dal rimorchio - mi ha risposto: "Perchè è una musica che non fa pensare". D'istinto mi son girato, ho guardato gli scalmanati in pista e le ho detto: "...ma mi sembra che la maggior parte di loro partano già avvantaggiati...". Non farti ingannare dalle apparenze, benedetto figliuolo: quasi tutte le ragazze presenti in pista sono ripugnate dall'idea di un quarantenne con pancia prominente che si muove come Sandy Marton. E se un giorno una peruviana ti segue per tutto il locale ed insiste per portarti in bagno, non montarti la testa.: Probabilmente ti ha scambiato per l'ottuagenario che accudisce e vuole farti le abluzioni quotidiane.
So già cosa starai pensando: "Ma, dài... in fin dei conti, non è che una moda, passeggera ed innocua!...". Me lo auguro per te. Ma continuo a dubitarne. La verità è che la decisione di iscriversi ad un corso di ballo latino-americano getta le basi per una Weltanschauung dalla quale, nel volgere di un paio di mesi, sarai permeato fino alle midolla: già da dicembre, ad esempio, costringerai amici e parenti a passare le serate dei fine-settimana buttàti sulle seggiole di qualche dancing per vedere te e la tua compagna dare il primo saggio della vostra proditoria mancanza di coordinazione. Nell'estate prossima, poi, anche tu e la tua partner farete quella cosa orrenda che è invitare i vostri amici a tradimento a cena, per poi martoriarli con 6 ore di diapositive su Maracaibo e dintorni.
Trova una passione più sana, amico mio, dammi retta... Lo scambio di coppia o il bondage son già più meritevoli, tanto per dire.
Pensa... ora addirittura i circoli ARCI e le sezioni DS organizzano corsi di ballo latino-americano, spacciandola per "solidarietà alle popolazioni oppresse del Chiapas e al subcomandante Marcos" (che, tra l'altro, secondo me, quando si scoprirà il viso e tutti si renderanno conto che non assomiglia a Che Guevara bensì a Carlo delle Piane, vedrai che fine farà, la solidarietà per il Chiapas, vedrai...).
L'altro giorno passavo davanti il "Circolo ARCI - Sezione DS" di Tavarnelle Val di Pesa, sperando di trovarvi un dibattito sul futuro della Sinistra o un bel manipolo di anziani bestemmiatori dediti alle carte o qualche altra bella scenetta simile... E invece mi ritrovo l'intera terrazza associativa ricolma di coppie consacrate alla Salsa e al Merengue. E non ho potuto fare a meno di pensare: "chissà cosa avrebbe detto il caro, vecchio Marx...". Poi l'ho capito, quello che avrebbe detto: "Proletari di tutto il mondo unitevi! Ma, sant'iddio, non strusciatevi!...".
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