"Ehi tipo, ho una dritta per te.
Dicono che il tuo cervello sia un fumetto tatuato
e non diventerai mai nessuno.
Cosa intendi fare della tua vita?
E' tutto quello che ti senti dire dal mattino alla sera"

(Tori Amos da "Flying Dutchman")

80 tra sceneggiatori e disegnatori (la lista completa), circa 500 pagine, 51 Storie per 51 canzoni di Tori Amos. Curato da Rantz Hoseley con la collaborazione della stessa Tori "Comic Book Tattoo" è un'antologia di racconti a fumetti ognuno ispirato ad una diversa canzone della rossa cantautrice anglo-americana (l'anno scorso ha ottenuto anche la cittadinanza britannica). 80 persone in tutto hanno collaborato alla realizzazione artistica dell'opera che quindi presenta una varietà molto ampia sia nello stile grafico che in quello "letterario" che derivano direttamente dal background degli artisti coinvolti: si passa da "fumettari" storici come David Mack, Jonathan Hickman, Pia Guerra o lo stesso Hoseley, a grafici come Eric Canete, illustratrici come Dame Darcy passando per scrittrici come Sara Ryan via via scorrendo in una serie di nomi che coinvolge a 360° quasi tutte le sfaccettature del mondo della comunicazione ad immagini e/o parole.

Secondo le dichiarazioni dei curatori ad ogni artista è stata lasciata la massima libertà nel convertire in piccoli racconti (essendo così tanti si fa presto a calcolare che in quello spazio la lunghezza media sia attorno le 7-8 pagine per storia) le canzoni: scegliendo ognuno la propria e dandone una propria visione indipendentemente dal significato che l'autrice ne aveva dato originariamente. Tori Amos in una simpatica intervista ha dichiarato che  vedere le proprie ragazze (così la Rossa chiama le proprie canzoni) riviste così sia stato come farle nascere nuovamente e che questo la influenzerà sicuramente in una loro futura esecuzione in sede live.

Ad impreziosire il già complesso quadro l'ispirata introduzione scritta dal grande scrittore, sceneggiatore e storico amico della Amos Neil Gaiman.

"E' la classica ragazza che ci darebbe in
pasto agli squali non appena addormentati"
(Tori Amos in una interpretazione di "Cornflake Girl") 

Il punto di forza e nello stesso tempo il punto debole (a seconda delle varie sensibilità dei lettori) dell'antologia è l'estrema varietà che la caratterizza: figlia da un lato, come dicevamo, dell'estrema libertà artistica sia grafica che concettuale lasciata ai vari ospiti ma pure anche di una delle peculiarità che hanno fatto della Amos l'artista amata che è oggi e cioè l'estrema duttilità dei testi che, nonostante spesso parlino di fatti di estrema attualità, si prestano alle più svariate interpretazioni (non tralasciando il fatto che in sede live la Rossa li modifica spesso): Tori infatti non ha mai nascosto che una delle sue soddisfazioni più grandi sia "costringere" i propri fan a decodificare significati e sensazioni da ogni singola parola e suono eseguito in una ricerca continua della condivisione tra chi scrive e chi ascolta. Cosa che può essere considerata tale anche nel senso inverso visto che la cantautrice nei consueti incontri che fa con i propri ammiratori prima dei concerti chiede spesso un feed-back.

Punto di forza perchè in poco meno di 500 pagine vengono raccolte immagini e parole che danno una chiara idea dello stato dell'arte dei Balloons negli States (anche se non tutti gli autori sono americani ma visto che l'idea è partita al di la dell'Atlantico per comodità ho indicato gli U.S.A. come luogo di nascita: tutti comunque vi lavorano) al 2008 in una sorta di summa caleidoscopica veramente affascinante. 

Punto debole perchè ovviamente trovandosi di fronte tanta carne al fuoco è abbastanza comprensibile trovare cose che piacciono meno o addirittura per nulla: poi è ovvio che dipende molto da come uno considera le antologie. Soprattutto a fumetti.

"Vedremo quanto sei coraggiosa
vedremo quanto sai correre veloce
vedremo quanto sei coraggiosa"
(Tori Amos da "Yes, Anastasia")

Lei è la donna che cercava un Salvatore sotto delle lenzuola sporche, che si masturbava ascoltando la voce di Robert Plant, lei e' la donna che mi ha raccontato di ragazze che ti buttano ai pescicani e di altre che sono veloci dalla padella alla brace, mi ha addormentato con la storia di Joe che porta ancora fiori alla tomba di Norma Jean e di lei e Neil che se ne vanno via con il Re dei Sogni, lei non ha avuto la paura di listare a lutto le sue canzoni e di rimanere indecisa tra la doccia e la vasca. Mi ha parlato di Dio al femminile prima che diventasse un cliche' e mi ha sussurato brezze primaverili...

Mo.

P.S: Le mie preferite sono quelle tratte da "Flying Dutchman", "Mr. Zebra", "Father Lucipher" e "Devils and Gods".

Comic Book Tattoo, Autori Vari (U.S.A.) Image Comics, 2008 (non ancora pubblicato in una versione italiana)

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