Il Teatro in chiesa? Ma che roba è? La recensione di qualche recita di boy-scout in qualche sperduta chiesetta di provincia?
Ma questo tipo si è impazzito dopo solo un mese di Debaser? La risposta è no, ovviamente.

In realtà stiamo parlando di una cosa molto seria (non me ne vogliano gli scout), che ha una rilevanza fondamentale nella storia della musica, essendo la prima cellula di quello che in futuro diventerà il melodramma.

Il Dramma Liturgico o Sacra Rappresentazione è una delle naturali evoluzioni del Gregoriano di epoca carolingia che, attraverso la fioritura dei Tropi e delle Sequenze, vede il nascere di arricchimenti vocali, libere introduzioni ed inserzioni (anche di testo "volgare") al Canto codificato. In sostanza, l'evolversi di un processo creativo inarrestabile ed impossibile da contenere.

Di senso strettamente pedagogico, il Dramma Liturgico aveva il duplice obiettivo di consentire ai molti di comprendere i misteri della fede e di creare un rapporto partecipativo unico tra i chierici "attori" e il pubblico di "fedeli".

Non sono molti i Drammi a noi pervenuti; tra questi vi è il Ludus Danielis, uno dei pochi a trattare argomenti veterotestamentari. Scritto intorno al 1140 dalla Schola di Beauvais in Francia, si era soliti rappresentarlo nel periodo di Natale (per la trama vi rimando al link suggerito).

Le 2 edizioni del Ludus edite dalla foné e dalla Christophorus sono decisamente (e felicemente) agli antipodi, sotto tutti i punti di vista.

L'edizione foné dei New York's Ensemble for Early Music privilegia la veridicità storico-musicale della rappresentazione. Tale fedeltà al testo si palesa non solo nell'utilizzo di strumenti antichi o nell'arrangiamento delle voci, ma si estende alla rappresentazione scenica: gli esecutori sono prima di tutto attori che vivono "fisicamente" la musica da essi riprodotta, nel rispetto del messaggio originale del Ludus.

La prova dei New Yorkers, registrata nella Basilica di Santa Sabina in Roma, diventa una vera rappresentazione "live".
Grazie all'eccellente ripresa fonica (il CD in questione è noto nell'entourage audiofilo per la sua estrema veridicità e naturalezza) è possibile seguire i singoli movimenti degli esecutori: a titolo di esempio basta ascoltare la "Quarte Estampie real" che apre il primo brano. L'entrata in scena degli esecutori parte dal fondo sinistro della Chiesa per terminare in primo piano sulla destra, avanzando fino ad attraversare il centro dei diffusori.
Magistrale in quest'edizione l'uso e la ripresa delle percussioni, con i timpani che colpiscono allo stomaco, come avviene nell'entrata di Dario a corte (track 7 - sample) o in quella di Daniele nella fossa dei leoni (t10).

Di tutt'altro genere la lettura dell'ensemble tedesco Estampie, dal taglio decisamente più moderno, quasi "pop", nel senso di musica popolare.
Qui l'elemento chiave è il ritmo: non si indugia con introduzioni musicali come nell'edizione foné ma si entra subito nell'azione con l'ingresso di Balthazar a corte, che quasi ricorda arrangiamenti alla Loreena McKennitt. La rappresentazione risulta, quindi, sicuramente più fruibile ma meno sentita e, forse, di minor impatto emotivo.
La registrazione Christophorus in studio, pulita e corretta ma non confrontabile in termini di veridicità con quella foné, esalta ora un aspetto (le voci) ora un altro (gli strumenti) della riproduzione, dando però la sensazione di qualche "ritocco" ad arte.

Quale edizione preferire? La foné se v'interessa un'esecuzione tradizionale di Musica Antica o, semplicemente, se ricercate un CD (meglio un SACD) per far suonar bene il vostro impianto hi-fi. Da scegliere l'edizione Christophorus se, appassionati di Musica Antica, siete alla ricerca di una lettura originale e alternativa. Da consigliare altresì a chi desidera avvicinarsi "con cautela" a questo genere.

Entrambe le edizioni sono, comunque, di ottimo livello e rappresentano due valide alternative.

New York's Ensemble for Early Music, Frederick Renz (dir.), CD-SACD Stereo-SACD Surround, foné, 2004

Estampie, DDD, Christophorus, 1994 

Carico i commenti...  con calma