Fine anni novanta, 1998 ad essere precisini.
Lo Stoner "con i controcoglioni" Rock si è diffuso in ogni parte del globo, grazie alla spinta decisiva di superband come Kyuss, sempre siano lodati, Fu Manchu ecc... ecc...
Si ritrovano a menar le mani sui propri strumenti musicali due band che nulla hanno da invidiare ai colleghi che ho appena nominato sopra.
Trattasi degli americani Nebula, nati da una separazione avvenuta in casa Fu Manchu (sono poi sempre gli stessi nomi a rincorrersi) e dei giovanissimi svedesi Lowrider al loro esordio discografico.
Otto brani equamente divisi. Poco meno di quaranta minuti suonati in presa diretta da tanto veementi ed incisivi.
Tocca ai Nebula dar fuoco alle polveri con le quattro canzoni scelte.
L'iniziale "Anything from You" in maniera del tutto inaspettata inizia calma, psichedelicamente lucente. Tempistiche trattenute (molto a stento), chitarre solo in alcuni frangenti rumorose il giusto. Ma non lasciamoci ingannare perchè si tratta di una sorta di rodaggio; con "Full Throttle" la fisicità irrompe in maniera selvaggia. Il suono diventa burrascoso, la batteria si muove su tempistiche ruvide, la sei corde erutta note ribassate. Un brevissimo rallentamento, tanto da riprendere fiato, e poi giù di nuovo a manetta: MICIDIALI!!
La risposta dei Lowrider è altrettanto riuscita. L'iniziale "Lameneshma" è figlia, anzi meglio nipote, del Sabba (più) Nero e dei Kyuss. Riff portante ripetuto all'infinito, basso e batteria che dettano i tempi da seguire, voce tirata a dovere ed infine la chitarra solista che spazia dalla psichedelia allo Stoner, con un retrogusto Garage-Punk che inasprisce il tutto. Le cose non cambiano di molto con le rimanenti tre canzoni, sempre impregnate da quel gusto settantiano HardRockBlues che mi fa godere nell'ascolto. Chiusura affidata alle lenti e narcolettiche note di "Upon the Dune" dove l'arroventata sabbia del deserto soffia sospinta da un impetuoso e caldissimo vento autunnale.
Massimo dei voti ovviamente!
Ad Maiora.
Ocio che non hai mica acceduto al DeBasio!
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Quindi
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ZiOn
23 apr 23De...Marga...
25 apr 23JonatanCoe
23 apr 23De...Marga...
25 apr 23withor
23 apr 23madcat
23 apr 23De...Marga...
25 apr 23madcat
25 apr 23macmaranza
23 apr 23Così si scrive, 'iobóia!
Non il compitino in classe per prendere il sette solo perché non si è sbagliata la sintassi, ma EMOZIONI.
Lei lo sa che la DeAmo da molto tempo (relativamente debaseriano, ovvio) vero?
De...Marga...
25 apr 23lector
23 apr 23De...Marga...
25 apr 23Valentyna
23 apr 23Sull'opera non commento. Sti buzzurri caciaroni ammeriggani ahahahahha
De...Marga...
25 apr 23Valentyna
25 apr 23musicalrust
23 apr 23De...Marga...
25 apr 23macaco
23 apr 23Fa pensare alle centinaia di banda inutili di questo genere musicale che ancora oggi provano a dire qualcosa in più senza riuscirci.
withor
23 apr 23De...Marga...
25 apr 23Annette
23 apr 23IlConte
24 apr 23A manetta, savansadir.
Che la fisicità debba irrompere in maniera selvaggia mi sembra givsto, anzi più che givsto.
Comunque per chi non lo sapesse i Riff erano già finiti nel 1971, ma questi sballati desertici sanno il fatto loro, si sa.
De...Marga...
25 apr 23IlConte
25 apr 23Almotasim
24 apr 23De...Marga...
25 apr 23tia
24 apr 23De...Marga...
25 apr 23tia
25 apr 23Almotasim
25 apr 23Almotasim
25 apr 23tia
25 apr 23Almotasim
25 apr 23tia
25 apr 23