Northern Soul! Di cosa si tratta? Beh... lezione di storia:
Nei tardi Sessanta - primi Settanta cominciava a prendere piede a Londra il sound di James Brown, Sly Stone, ecc.; allo stesso tempo, però, i tifosi di calcio che scendevano lì in trasferta dal nord (Liverpool, Manchester, ...) nei negozi di dischi cercavano r&b, soul, possibilmente bello ritmato e da ciò veniva fuori tutto uno scavare nel buio delle produzioni americane meno conosciute: dietro i successi della Motown e della Stax c'era infatti un sottobosco underground che produceva comunque grande musica, cantanti e gruppi destinati ad essere ricordati magari per un unico pezzo, ma chi se ne fregava...
Quella stessa musica veniva poi proposta in club dedicati esclusivamente ad essa (il più noto il Wigan Casino), dove, sui parquet in legno gli allnighters (mods o quant'altro) ballavano appunto fino al mattino, spinti dalle anfetamine, ma sempre dotati dei loro borsoni in pelle provvisti di talco e asciugamani e tappezzati delle toppe dei locali in cui erano stati (c'è una foto bellissima nel retro di questa compilation).
La musica? Soul, ovvio! Parente stretto del Philly Sound, ma senza marchi di fabbrica delle case succitate: dunque, sì, spesso fiati ("Since I Found My Baby"), i soliti testi, a volte ballate, ma anche pezzi imparentati col beat ("Blowing Up My Mind") o anche, talvolta, con la nascente disco ("Cuz It's You Girl"); sopra tutto, perdonate il pleonasmo, tanta tanta ANIMA.
Se, come me, vi affacciate al balcone e vedete un cielo nuvoloso e pensate che la primavera tarda ad arrivare, date una chance a questa roba... probabile che vi scaldi a dovere; magari avrete voglia di uscire nel freddo la sera e abbracciare chiunque; fatelo! Nemmeno sentirete l'eventuale coltellata nelle chiappe...
meglio del Prozac!
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