"La Violenza dell'Originalità, l'Originalità della Violenza".
Apertura d'autore per uno dei più grandi film cult degli anni '90. Il secondo film di Tarantino, dopo lo splendido debutto con "Le Iene", esce nel 1994 e vince al festival di Cannes il premio "Best Picture". La genialità del film è disarmante: Droga. Gangster. Vendetta. Pazzia. Situazioni assurde. Un montaggio scene fantastico. Un grande cast. Dialoghi e inquadrature eccelse! Sono passati 11 anni, ma un capolavoro del genere resta e resterà immutato per tutta la storia del cinema americano e oltre.
Caratteristica di ogni film di Q.Tarantino è la colonna sonora azzeccatissima e veramente degna di tal nome. Ogni situazione del film è accompagnata da un pezzo che esprime in modo omogeneo ciò che sta accadendo nel movie. Ed è, a mio modesto parere, questa la colonna sonora più bella per il miglior film scritto e diretto da Quentin (non me ne vogliano i fans di "Jackie Brown").
Il disco contiene alcuni dei dialoghi più belli del film, partendo dalla "sparata" di Tim Roth e Amanda Plummer, continuando con la discussione, "Royale with Cheese", tra la coppia Jackson e Travolta - che al tempo di chiletti in più ne aveva messi parecchi - e finendo con il famoso passo "Ezekiel 25:17".
"Misirlow" di Dick Dale & His del-tones e "Jungle Boogie" di Kool & the Gang sono i primi motivi che la colonna sonora presenta. E ancora "Son Of Preacher Man" di Dusty Springfield. La "fattanza" di John Travolta (con Bullwinkle part 2, The Centurians) anticipa il pericoloso incontro con una Uma Thurman mora e cocainomane.
Ormai utilizzata per un famoso spot di biscotti, "You Never Can Tell" di Chuck Berry dà vita al famosissimo ballo tra Mia Wallace e Vincent Vega con la "V" distesa. Nulla è tralasciato al caso. "Comanche" dei Revels e la triste "Girl, You'll Be A Woman Soon" di Urge Overkill non son da meno ed incastrano con grande precisione lo svolgimento dell'azione.
Nell'edizione rimasterizzata nel 2002 sono state incluse alcune tracce bonus, tra cui un'intervista al famoso regista.
Nient'altro da aggiungere: questa è e resterà per sempre una delle più belle colonne sonore del panorama cinematografico, senza compromessi, venuta fuori da una mente che non dista tantissimo nello sfiorare quella di un pericoloso psico-serial killer :-), rendendo ogni suo film, nel complesso, unico e stupendo.
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