Dicembre 1968. I Rolling Stones, dopo esser resuscitati dal torpore psichedelico di Their Satanic Majesties Request, virano verso il blues e il country e incidono l'album capolavoro Beggars Banquet, che li riporta per l'ennesima volta su vette artistiche che abbandoneranno solo nel 1972 (Exile On Main St. l'estrema unzione). Qualche giorno dopo la pubblicazione dell'album, la band di Mick Jagger e Keith Richards si chiude dentro un circo, e organizza, ospitando vari artisti, due giorni di musica e giochi circensi. Il tutto ripreso dalle telecamere (Il filmato verrà pubblicato solo nel 1996).

I primi ad esibirsi sono gli esordienti Jethro Tull (il loro primo album, This Was, risale proprio al 1968) con uno scatenato Ian Anderson, che con il suo flauto traverso e la gambetta rialzata immortala una magnifica performance di "A Song For Jeffrey". Stupenda anche l'armonica a bocca suonata dal chitarrista Mick Abrahams.

Seguono degli indemoniati Who con la mini opera rock "A Quick One, While He's Away". Roger Daltey, ma soprattutto Keith Moon e Pete Townshend, con il suo classico braccio roteante, incediano l'esibizione per trarne, a mio parere, il momento migliore dell'intero disco. John Entwistle, come sempre, è la statua del gruppo: immobile ma supersonico a suonare il basso.

Passando per il bluesman americano Taj Mahal, che ci regala una eccitante "Ain't That A Lot Of Love", e soffermandoci un attimo sulla sognante "Something Better" di Marianne Faithfull, a quel tempo ragazza di Mick Jagger, ci ritroviamo davanti ad un super gruppo: The Dirty Mac. John Lennon, Eric Clapton, Keith Richards (stranamente al basso) e Mitch Mitchell della Jimi Hendrix Experience si riuniscono per eseguire una composizione di John estratta dal White Album dei Beatles, "Yer Blues". Scontato dire che il pezzo si regge tutto sulla chitarra solista del Dio Eric Clapton. Sempre i Dirty Mac, con il supporto del violinista Ivry Gitlis, accompagnano dei bizzarri vocalizzi dell'artista giapponese Yoko Ono, nonchè futura moglie di Lennon di li a breve tempo.

Ed eccoci arrivati finalmente alla sfilata Stonesiana: si comincia con il singolo "Jumpin' Jack Flash", per per poi passare alla parata tratta dal Beggars Banquet ("Parachute Woman", "No Expectations", "You Can't Always Get What You Want", "Sympathy For The Devil", "Salt Of The Earth".) Inutile sottolineare il protagonismo sfrenato di Mick Jagger, che rivolge così tanta simpatia al Diavolo addirittura da farselo tatuare sul petto. Semplicemtente rotolanti.

Una meravigliosa testimonianza sonora (ancor più consigliabile il dvd) che raduna alcuni dei maggiori artisti di quell'epoca. It's Only Rock And Roll Circus.

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