Vengono sfoderati un numero impressionante di ospiti in Soundbombing 3, nuovo capitolo della saga di casa Rawkus. La patina underground che caratterizzava le prime produzioni di questa etichetta sembra svanire per lasciare spazio a qualcosa di diverso. Non facilmente identificabile. Alcuni giudicherebbero questo un crollo di stile. La verità è che lo stile c’è e si sente. Mettendo nel lettore una compilation Rawkus non si può fare a meno di percepire la sensazione di stare ascoltando “roba buona”. Good stuff. Il capo comincia a ciondolare in maniera preoccupante per intensità e violenza con la prima traccia. My style. A rimare Pharoahe Monch e Styles P. Ritornello che picchia in testa e campioni cupi e hardcore. Subito dopo è il turno di Mos Def. Inizia accennando, quasi scimmiottando, la hit reggae d’annata”Lots of Signs”di Tenor Saw( che anche Badmarsh & Shri ben conoscono…), per poi attaccare con le sue liriche supportate da battuta grassa e imponente. A questo punto dell’ascolto si approda in territori decisamente più morbidi. Appare Missy Elliott con tutto il suo fortissimo immaginario al quale segue il cantato in vocoder(cosi’ maledettamente west coast…) di Kool G Rap. Si ascolta ancora il macchinoso remix di “Round e round” di Jonnell,sul quale Method Man sembra quasi voler attentare con le sue rime alla rotondita’ originale del pezzo…insomma, va bene voler schierare il maggior numero di ospiti importanti possibili,ma…. Comunque niente di così importante da pregiudicare un piacevole ascolto della raccolta. La voce di Jonnell introduce quella delle Zap Mama. Ah,le loro voci di velluto…bella mossa inserirle a questo punto della scaletta. Bello anche il pezzo.Belli tutti insomma. La sequenza dei brani è quindi molto ben congegnata. E le raccolte che deludono su questo versante sono molte. Soundbombing 3 non e’ tra queste. Nonostante lascino un po’ di amaro in bocca alcuni ospiti dai quali sarebbe stato lecito aspettarsi di più, l’ascolto scivola via molto bene. E l’impressione di ascoltare “roba buona” persiste. L’unico dubbio è che tutto questo possa essere davvero più un’ impressione che altro…Ma non pensiamoci.

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