Vorrei parlarvi di questa compilation passatami qualche giorno fa da un amico ("-Prova ad ascoltarlo.... ti piacerà!"). Prendo in mano il booklet e scorgo immediatamente il nome della 272 Records. A voi dice nulla? Penso proprio di no... io prima d' ora non l'avevo mai sentita nominare.

Sono andato a cercare un pò di informazioni in rete ed ho scoperto che in realtà non si trattava di un'etichetta proprio sconosciuta. Trattasi, in sostanza, di una casa discografica che fa capo a Lance Van Held, musicista e proprietario del celeberrimo Fiend Club di Hollywood e che produce ogni anno un numero assai elevato di compilation (dal metal all'elettronica), compilation che poi vengono immesse nel giro delle radio collegiali (se non ho capito male i pezzi finiscono in rotazione su una cinquantina di radio). Altra peculiarità di queste produzioni: i gruppi che ne fanno parte sono per la stragrande maggioranza unsigned (senza contratto), scoperti per lo più indagando sul web (una sorta di talent scout, questo Van Held).

Ma parliamo di questo "The Funeral vol. 3". Come avrete intuito dal nome, il genere trattato è il Gothic in tutte le sue forme: le band qui presenti sono ben 17 (per 70 minuti di musica e passa) e spaziano dalla dark wave, al metal sinfonico, fino all' EBM/electro più decadente e malato. Gothic insomma. Tutte le band sono degne di nota anche se sento di dover spendere alcune parole per alcune di queste. Bellissima la canzone proposta dai finlandesi The 4Order ("Angry Spirit"), intensa cavalcata metallica a metà strada tra i Therion di "Theli" e gli Epica; i Where Angels Fall con la loro "Marionettes (Again)" che tanto ricorda i primi Within Temptation e gli Edenbridge; i Vision of Death ("Cutting World") con un pezzo electro oscurissimo fortemente debitore alle sonorità degli Hocico, di Wumpscut e, insomma, dell'Harsh-EBM più tirato, i Brotherhood che ci riportano ai suoni dark wave dei Joy Division con la loro "Abigail".

Vorrei fare un discorso a parte per "This is my desire" degli italiani Ego Drama. Secondo il mio modesto parere la traccia più bella del lotto. Punto. Non a caso è stata scelta tra i singoli apripista di "The Funeral vol. 3". Difficile inquadrare il genere proposta dal duo (il gruppo è composto da due sole persone) riminese: fondamentalmente si tratta di musica elettronica nella quale, però, è possibile rintracciare una molteplicità di sfumature e di influenze che vanno dall' ambient, al metal, all'industrial. Tutto in una chiave estremamente creativa e sperimentale (sia per la parte musicale che per quella vocale). Un gruppo che ha tutte le carte in regola per sfondare, insomma. Dategli qualche anno.

Un'ottimo prodotto, insomma, questo "The Funeral vol. 3" che testimonia (anche se non ce n'era bisogno) quanto sia vivo, prolifico ed entusiasmante l'underground musicale. Fate un giro su myspace, scoprirete centinaia di band interessanti (come io ho scoperto gli Ego Drama) con demo e lavori autoprodotti che non vi faranno impiangere lavori più blasonati e iper pubblicizzati. E brava 272 Records!!!

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