Con Bollicine Vasco entra prepotentemente tra i big della musica italiana.
Con il secondo Sanremo (dove Vasco porta Vita spericolata, dopo aver destato scandalo con Vado al massimo un anno prima) anche il grande pubblico si accorge di lui.
L'album comincia con Bollicine, un pezzo dove Vasco si diverte a prendere in giro i benpensanti con quella pausa dopo "coca". Un pezzo che nel 1983 diventò la hit dell'estate grazie all'ormai memorabile "Io la coca cola me la porto a scuola".
A Bollicine segue Una canzone per te, un pezzo che si apre con un arpeggio targato Massimo Riva. La canzone è dedicata alla stessa ragazza di Albachiara e descrive l'incredulità della giovane quando il Blasco le confessò che Albachiara era stata scritta per lei ("una canzone per te e non ci credi eh").
L'album continua con Portatemi Dio, un pezzo che gli causò non pochi guai. Vasco vuole provocare il mondo cattolico nel quale è cresciuto e con questo pezzo di forte matrice rock credo ci sia riuscito alla grande.
E' l'ora di Vita spericolata. Un pezzo diventato un inno generazionale! La musica di Tullio Ferro è particolarmente stimolante e Vasco è riuscito a scriverci sopra qualcosa di starordinario. Parola di Vasco: "Ho affrontato il tema che in quel periodo affliggeva tutti, ovvero, la paura di una vita piatta, tranquilla, priva di emozioni. Quando parlavo di Roxy Bar, pensavo ad un'altra vita".
Completano l'album Deviazioni (una presa in giro ai "figli di papà" e ai benpensanti), Giocala (dove Vasco esprime il suo concetto di cogliere l'attimo, prendere l'occasione al volo), Ultimo domicilio conosciuto (critica a chi bandì le radio libere) ed infine Mi piaci perché dove il Blasco descrive il desiderio di avere una donna aggressiva, maleducata, spericolata.... una tipa degna di Vasco.
Complessivamente per me Bollicine è uno dei migliori album del Blasco: aggressivo, trasgressivo e romantico!!!
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