All'inizio degli anni '80 Vasco Rossi comincia a perdere lo stile cantautoriale per assaporare un gusto più rock.

Ne è un esempio il suo terzo lavoro: "Colpa d'Alfredo" del 1980. Appaiono infatti, ancora tracce di verve cantautoriale ("Tropico del cancro", "Alibi") ma anche testi più graffianti ("Colpa d'Alfredo", "Sensazioni forti") rispetto a quelli dei precedenti dischi, che sono impreziositi spesso da un tocco musicale punk-rock ("Susanna", "Asilo republic").

Nelle canzoni introduttive "Non l'hai mica capito" e "Colpa d'Alfredo", Vasco è ironico come non mai, prendendosela prima con una ragazza che preferisce studiare pittosto che uscire, e poi con uno stronzo che gli fa perdere un'occasione... buona. In "Susanna" invece, il Blasco descrive il doppio volto delle ragazzine adolescenti che hanno a casa, rispetto a quello che mostrano in discoteca. L'unica canzone lenta e malinconica dell'album è "Anima fragile", che si suppone fosse dedicata al padre Carlo, camionista morto d'infarto mentre faceva manovra col suo camion il 31 Ottobre 1979. In questo caso, la voce del nostro, è accompagnata da un solo pianoforte che da al brano maggior intensità. Dopo questo sentimento, Vasco riapre gli occhi. Infatti, nella seconda parte del disco, vengono affrontati (metaforicamente) i temi socio-politici di allora. L'arroganza ("Alibi"), la trasgressione ("Sensazioni forti"), la voglia di fuggire ("Tropico del cancro") e infine i movimenti studenteschi contro le costituzioni e la società ("Asilo republic").

Nel complesso, "Colpa d'Alfredo" è il primo vero grande disco del rocker di Zocca, perchè comincia a spuntare la sua vera anima rock, anche grazie all'entrata della Steve Rogers Band. A mio avviso, non siamo ai livelli dei mitici "Siamo solo noi" o "Vado al Massimo" ma questo album rimane un classico della discografia "vaschiana".

VOTO CANZONI:

Non l'hai mica capito: 8+

Colpa d'Alfredo: 9, 5

Susanna: 6

Anima fragile: 8

Alibi: 6-

Sensazioni forti: 6, 5

Tropico del cancro: 4

Asilo "republic": 7+

TOT: 7

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