Se quest'album non contenesse le canzoni "L'uomo che hai di fronte", "Vuoi star ferma!" e "Walzer di Gonna", questo sarebbe un album a 5 stelle di Vasco. Invece rimane un ottimo album ma c'è qualcosa di troppo. Invece che pubblicare 13 canzoni (senza contare l'intro), non poteva metterne solo 10?

Vasco oggi non scrive più canzoni come "Siamo solo noi" o "Vita spericolata", anche perchè sarebbe incoerente rispetto il suo stile di vita moderno e poi non si può restare bambini tutta la vita. Rimane però il fatto che Vasco pian piano negli anni è maturato. Questo album ne è una conferma. E' un Vasco oltre che maturo, molto incazzato in questo periodo e lo si sente dalle parole (un pò meno biascicate del solito) che riecheggiano in questo disco. Provate a sentire le celebri "Gli spari sopra", " Delusa" e "Stupendo" (forse la più bella dell' intero album) e capirete di cosa sto parlando. Tra le più celebri ci sono anche le splendide "Gabri" e "Vivere", quest'ultima ha un assolo di chitarra finale che ogni volta che lo sento mi fa godere neanche stessi davanti ad una ragazza nuda o ad un quadro del Botticelli. Tra l'altro, oltre "Vivere" e "Stupendo", la mia preferita del disco rimane "Ci credi" (quella che io chiamo "la canzone contraria di Vita spericolata") pezzo in cui Vasco fa capire la sua maturità e lo fa sempre con la solita ironia che non manca mai.

Peccato che questo brano sia a torto molto sottovalutato. Le altre canzoni da rilevare in ordine di bellezza sono "Occhi blu", "Hai ragione tu" (alla chitarra c'è Pino Daniele), "Non appari mai" e "Lo show". Quest'ultima aprirà i concerti che Vasco farà nel tour successivo all'uscita di quest'album nel 1993.

Molti penseranno che Vasco sia solo un drogato nonchè razzista buono a nulla, altri un mito vivente, fatto sta che è sempre chiacchieratissimo e comunque vada, continuerà a far parlar di se.

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